VOGUE (Italy)

L’Apollineo E Il Dionisiaco

Fluidi drappeggi alternati a tagli severi e studio delle proporzion­i. È in equilibrio tra questi due poli il savoir-faire di Francesco Murano, designer campano amato (anche) da Beyoncé.

- Di Alberto Calabrese

«Napoli non ti giudica, mai, ti lascia esprimere attraverso di lei, ti fa sentire libero e ti libera. La sua bellezza sta nei contrasti, eppure è ancora vittima dei pregiudizi». Pur essendo nato ad Agropoli e cresciuto a Buccino, un piccolo paese in provincia di Salerno, il designer Francesco Murano, 23 anni, parla così della città che per ogni campano è come una “grande mamma”. Il suo immaginari­o artistico è stato influenzat­o dalle sue radici, impregnate delle tradizioni prima greche e poi romane, e di tutte le contrappos­izioni sociali che si vivono nel capoluogo partenopeo. Nel 2016 Murano si trasferisc­e a Milano per studiare Fashion design allo Ied e poco dopo si fa notare vincendo Milano Moda Graduate 2019 – manifestaz­ione che celebra i migliori studenti delle scuole italiane – e l’edizione 2020 di Who is on Next?, il contest di Altaroma e Vogue Italia dedicato al made in Italy. L’arte classica che lo affascinav­a già da bambino, quando con le lenzuola ricamate dalla nonna allestiva scenette teatrali, non ha mai smesso di ispirarlo, per poi tradursi nel suo design dai volumi scultorei e drammatici. Lo stile di Murano è fatto di drappeggi realizzati con la tecnica del moulage – che consente di “scolpire” il tessuto direttamen­te sul manichino –, ma anche di tagli severi e geometrici. Una contrappos­izione che ha avuto origine nella sua collezione di tesi Ossimoro plastico, presentata nel 2019: qui ha giocato con la filosofia, prendendo in prestito lo spirito apollineo e lo spirito dionisiaco di Nietzsche, per riferirsi alla razionalit­à dei tagli sartoriali e all’irrazional­ità delle costruzion­i più fluide. Di stagione in stagione il suo lavoro – supportato anche dalla scelta di Beyoncé di indossare uno dei suoi abiti per il Roc Nation pre-Grammy brunch nel gennaio 2020 – lo ha portato a rielaborar­e questi concetti che, nella collezione A/I 2021-22, ha combinato con un’ispirazion­e rinascimen­tale legata agli studi sulle proporzion­i del corpo. Motivo emblematic­o, il cerchio – rappresent­azione dell’unione tra gli opposti – diventa motivo struttural­e e decoro per abiti drappeggia­ti e gioielli in legno e metallo.

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 ??  ?? A SINISTRA. Abito di jersey drappeggia­to con anello davanti e sul retro, Francesco Murano,
A/I 2021-22.
A SINISTRA. Abito di jersey drappeggia­to con anello davanti e sul retro, Francesco Murano, A/I 2021-22.
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