Tutte Le Sfumature
Inclusività, self-expression, individualità. Il make-up di Valentino nasce sotto il segno delle infinite possibilità dell’identità umana, multiforme e cangiante.
Sovrastato dai soffitti alti 13 metri, gli affreschi, gli ori e gli specchi, Pierpaolo Piccioli è seduto su una poltrona di velluto, in calzettoni e scarpe da tennis. Il luogo è solenne: siamo nella Sala Grande della Galleria Colonna a Roma, «dove ha sfilato la collezione Alta Moda Valentino primavera estate 2021». Il momento, da ricordare: nasce il primo make-up firmato dalla Maison, un figlio desiderato a lungo, culmine di «un’evoluzione simbiotica e costante tra couture e bellezza», spiega Piccioli.
«Con Valentino, negli anni, ci siamo mossi da un’estetica basata sull’esclusività a un’estetica basata sull’inclusività, e volevamo che tutto questo si riflettesse fortemente nella nostra prima linea beauty». Di fianco a lui Raoul Alejandre, global make-up artist del brand, che «incarna tutti i valori fondanti del marchio». Lui si schernisce, ma non ritratta: «Inclusività, self-expression, individualità sono il mio credo. C’è tanto di noi in gioco, nel trucco, è qualcosa di molto emozionale. Il mio obiettivo è onorare tutte le sfumature, le culture, ascoltare tutte le voci, essere capace di entrare in connessione con un altro essere umano e aiutarlo a esprimere la sua personalissima idea di bellezza». La campagna è una dichiarazione d’amore verso l’identità multiforme del genere umano, una chiamata a esprimere la propria individualità, uscendo da ogni stereotipo possibile. Per la prima volta in assoluto scattata da Piccioli stesso, ha 16 protagonisti: uomini e donne, capelli rosa, castani, verdi. Tatuaggi sul viso, corpi più o meno morbidi, culture, età ed esperienze diverse, Mariacarla Boscono di fianco a Benedetta, figlia di Piccioli, che da febbraio ha firmato un contratto esclusivo da modella con l’agenzia Women Management. I look sono grafici, edgy: «Abbiamo spinto la creatività al limite, non voglio che nessuno si senta intimorito nell’esprimere se stesso, o che si ritrovi a far qualcosa di “safe” solo perché è Valentino», spiega Alejandre. Il mantra è “come as you are”! Sintesi del clash tra couture e individualità: «Diventano parole vuote se in negozio non si trova la tonalità adatta al proprio tipo di pelle, o di occhi. Anche per questo il fondotinta Very Valentino ha 40 shades diverse, il rossetto Rosso Valentino – già un cult – 50 sfumature, che includono tutti i rossi possibili, rosa, prugna, nudi, ma anche il blu e il viola. Con il numero 22 che aggiunge una punta di rosa all’emblematico rosso della Maison, rivoluzionandolo. Nella formula il Roma-Light ComplexTM, alla base di tutta la linea: ogni texture è un compendio di nuove tecnologie, pensata per esigenze e applicazioni diverse. Ma gli occhi, a sentire Alejandre, sono «my thing: sono molto orgoglioso dei miei “ojos zapatillosos”, tipici di Guadalajara in Messico, che è da dove vengo io», e mentre spiega come truccarli, o come li truccava sua mamma, si stende l’ombretto dorato sulle palpebre. Chissà cosa significa per lui l’estetica mediterranea: «Colori, fiori. Immagino qualcuno seduto sul mare, che mangia frutta deliziosa. Un look estremamente fresco: il nostro Go-Cushion ha una copertura leggera e modulabile, naturale». Come un viso baciato dal sole, sul molo Beverello, aspettando di raggiungere Capri.