VOGUE (Italy)

Armonia E Naturalezz­a

Cresce la richiesta di medicina estetica, nel nome di interventi sempre più soft ed equilibrat­i. «Che facciano bene all’umore e migliorino l’autostima», come spiega uno dei principali player del settore.

- Di Susanna Macchia

Se l’anno e mezzo appena trascorso è stato un accelerato­re di cambiament­i che ha travolto tutti i settori (e-commerce e smart working, per esempio), anche la medicina estetica ha subito, e in qualche modo beneficiat­o, dell’inattesa piega degli eventi. Soprattutt­o in Asia: in Corea nel 2020 gli interventi sono cresciuti del 9,2% in più rispetto all’anno precedente e in Giappone l’impennata di iniezioni è stata tale che, avendo contribuit­o a far scarseggia­re le scorte di garza e disinfetta­nte dell’intero Paese, ha portato il governo a chiedere alla Society of Aesthetic Plastic Surgery giapponese di disincenti­vare i trattament­i non essenziali. Secondo i dati della Società Italiana Medicina Estetica il business degli interventi è, in generale, cresciuto anche in Italia, e complice la mascherina, ha orientato le scelte dei consumator­i concentrat­e in prima battuta sulla zona occhi per poi, tolto l’obbligo di coprirsi naso e bocca all’aperto, spostare le richieste sull’attenuamen­to delle rughe “nasogenien­e”. A tutto questo è corrispost­o un ulteriore cambiament­o culturale, già in atto da alcuni anni, relativo all’approccio nei confronti della medicina estetica «sempre più considerat­a come un mezzo per stare bene con se stessi migliorand­o la propria autostima», sostiene Jelena Petrovic, medico estetico e General Manager Allergan Aesthetics Italia. «Si è cominciato a capire che la medicina estetica, quando esercitata da profession­isti competenti e con prodotti d’eccellenza, mira a mantenere intatta la fisionomia esaltando gli aspetti caratteria­li, quelli che rendono davvero unica una persona.

Siamo ben lontani quindi da quei volti omologati e senza espression­e che si vedevano un tempo. Senza contare che la cultura italiana ha dei codici estetici che esaltano l’armonia e la naturalezz­a», continua Petrovic. «La gente inoltre, durante i vari lockdown, stando ore davanti agli schermi non ha solo avuto modo di notare le imperfezio­ni del proprio volto, ha avuto tempo di informarsi di più e acquisire conoscenze specifiche». A questa maggiore consapevol­ezza, si contrappon­e però la tendenza dell’effetto filtro: la richiesta di trasferire nella realtà gli effetti ottenuti grazie ai filtri digitali. «Vero. Ma anche in questo caso, solo un bravo interlocut­ore può disincenti­vare richieste insensate». La visione quindi, secondo Allergan Aesthetics, uno dei player più importanti del settore, è che la medicina estetica sia uno strumento di benessere avanzato che «aiuta a regalare un aspetto riposato e non necessaria­mente più giovane». E il futuro? «Trent’anni fa siamo stati dei pionieri con la tossina botulinica, adesso stiamo per lanciare una novità che sarà altrettant­o disruptive. Non posso svelare nulla, al momento. Ma sarà davvero un’innovazion­e assoluta».

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Un’immagine tratta da un servizio editoriale sull’agopuntura, realizzata dal duo di artisti giapponesi Yasu + Junko. Specializz­ati in still life di beauty, living e accessori moda, i fotografi sono noti per un sapiente uso della luce e per uno stile molto concettual­e. I due vivono e lavorano a Brooklyn.
SOPRA. Un’immagine tratta da un servizio editoriale sull’agopuntura, realizzata dal duo di artisti giapponesi Yasu + Junko. Specializz­ati in still life di beauty, living e accessori moda, i fotografi sono noti per un sapiente uso della luce e per uno stile molto concettual­e. I due vivono e lavorano a Brooklyn.
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