VOGUE (Italy)

Qualcosa Di Nostro

Elementi classici, tecniche couture, strappi e vernice: è l’anarchica collezione d’esordio di Valerio Leone, nata durante il lockdown dal lavoro a quattro mani con la moglie-musa.

- di Riccardo Terzo

La collezione di debutto di Valerio Leone «scaturisce da un percorso interiore iniziato anni fa e che è sbocciato soltanto durante la pandemia. Dopo anni di lavoro come consulente o designer per altri brand, tutto è stato messo in discussion­e e allora ho voluto provare a ritrovare quella scintilla che mi aveva portato alla moda». Leone vi approda infatti dopo gli studi d’arte, elemento ricorrente nella sua estetica insieme alla passione per la couture, come testimonia la collezione dal titolo Amore Inquieto.

«Il nuovo inizio mio e di mia moglie Nastya, mia musa e stylist, è un lavoro a quattro mani», spiega Leone. «Insieme abbiamo aperto il guardaroba e tagliato i nostri capi personali per poi ricostruir­li, andando a scovare in modo maniacale l’anima di tutti i parka, le giacche, le felpe. Il vero ingegno viene fuori nei periodi di difficoltà: noi lo abbiamo fatto lo scorso anno, guardandoc­i allo specchio e osservando­ci. Soltanto così, mettendoci in discussion­e, abbiamo potuto iniziare qualcosa di nuovo, qualcosa di nostro. E infatti», continua, «una forte carica personale si ritrova sia negli elementi romantici e volutament­e classici sia nelle stampe rovinate, invecchiat­e. È un racconto, in cui questi universi contrappos­ti si incontrano».

Tutti i capi sono stati costruiti sul manichino con la tecnica del moulage, per avvicinars­i alla couture e riprendere quella manualità che è all’origine del lavoro di Leone. E ricreati da laboratori esperti impiegando tirelle di tessuti che il designer aveva raccolto nel suo archivio anno dopo anno. «La produzione talvolta consegnava capi finiti e perfetti che però mancavano di qualche elemento personale. Così, nel mio studio, sono intervenut­o su alcuni vestiti: per esempio, ho ridipinto con della vernice per caloriferi un abito in tripla organza fin troppo elegante, trasforman­dolo in qualcosa di diverso, più vicino a ciò che avevo immaginato sin dall’inizio. Altre volte, invece, ho martoriato i tessuti più “alta moda” – come i cady di seta – con strappi e tagli, per avvicinarl­i alla mia visione».

Nel progetto di Valerio Leone, in effetti, non esistono elementi canonicame­nte raffinati: è un atto libero, anarchico (come ama definirlo lui stesso), poiché nasce da esigenze personali, poetiche e un po’ dannate.

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 ??  ?? A SINISTRA. Abito in chiffon di seta con stampa floreale su struttura di gonna-bra in jersey tecnico con dettagli lingerie, Valerio Leone.
A SINISTRA. Abito in chiffon di seta con stampa floreale su struttura di gonna-bra in jersey tecnico con dettagli lingerie, Valerio Leone.
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