Senza Perdere La Giovinezza
Avendo iniziato la carriera da bambina, a Miley Cyrus sembra quasi di aver già vissuto un secolo, accumulando esperienze. L’ultima: diventare testimonial di un profumo che parla di purezza e amori segreti.
La vita di Miley Cyrus si è smaterializzata nel successo e ora, a 28 anni, sembra essersi rimaterializzata tutta nei suoi occhi. Che son rimasti in piedi come baluardi e adesso – prima minidiva Disney, poi musicista di rottura discussa e indiscussa, nuda per mostrarsi e in mostra per nascondersi – raccolti da Alessandro Michele e trasformati in laghi gemelli manga per la nuova campagna FLORA Gorgeous Gardenia, la nuova fragranza Gucci di cui Cyrus è testimonial. Col suo mullet biondo in testa che lei definirebbe “unapologetic”. Gli scatti di Petra Collins che la incarnano e la smaterializzano. E quell’ostinato essere sempre figlia “del momento”.
Una nuova fragranza, cent’anni della maison Gucci. Guardandosi indietro le sembra di aver vissuto per un secondo oppure per un secolo intero?
Essere cresciuta nell’industria della musica e dell’intrattenimento, e avere iniziato la carriera da giovanissima, mi ha regalato esperienze che in effetti potrebbero valere per una vita intera. Quindi, risponderle che certe volte mi sembra proprio d’aver vissuto un secolo, mi pare più sincero e accurato. Per quanto…
Per quanto…
Sono certa che non so come, in qualche modo, la mia anima young la manterrò viva per sempre.
Il fior di gardenia è simbolo di purezza e gentilezza. Purezza e gentilezza hanno rappresentato un punto di forza oppure un punto di debolezza nel corso della sua vita? Credo che a renderci ciò che siamo, come esseri umani, sia il tentativo questo senso il mio mantra esistenziale è semplice: situazioni differenti richiedono mindset differenti. Alla fine, è questa elasticità saggia che ti permette di cavartela in ogni situazione.
La gardenia è anche simbolo di amore segreto. Vivere perennemente sotto i riflettori l’ha costretta a portarsi addosso troppi segreti oppure, al contrario, alla dannazione di non poterne avere nessuno?
Per quanto mi riguarda è stato un mix di entrambe le cose. E arrivata a questo punto della mia vita cerco semplicemente di vivere in modo aperto e onesto, soprattutto nel rispetto dei fan. Che in fin dei conti son cresciuti insieme a me. E questo si attendono, per mantenere saldo il nostro legame.
Presentando la sua campagna per Gucci, Alessandro Michele ha detto: Miley Cyrus è una “trailblazer”, una donna capace di tracciare nuove strade. Cosa c’è di vero, e cosa di esagerato, in questa affermazione?
Il senso ultimo che ho dato alla mia esistenza è questo: vivere la mia piena verità e incoraggiare chi mi sta di fianco a fare altrettanto. Per farlo, ne convengo, spesso ho seguito un percorso che ha preso forme e significati diversi a seconda di cosa mi ispirava in un determinato giorno o in un determinato momento. È il mio situazionismo. Che mi porta a spostare confini, e a pavimentare il sentiero affinché qualcun altro senta la forza e l’autostima necessarie a seguire le mie orme.
Che rivoluzione sente d’aver attuato?
Non penso a ciò che faccio in termini di rivoluzione... Cerco solo di vivere la mia vita al massimo della sua pienezza e a mostrarmi emozionalmente nuda e sguarnita in tutto ciò che faccio. Senza dimenticare mai di spingere chi mi circonda a comportarsi nello stesso modo.
Cosa le dà piacere, vero piacere, in questo momento della sua vita? Percepisco il piacere dell’esistenza quando mi trovo in una situazione che mi fa crescere, tra persone da cui posso imparare.
Dopo un secolo ancora crescere, imparare.
Sì. Perché la necessità di sfidare costantemente me stessa resta per la mia anima vitale.
Quando è triste, cosa la consola? Passare del tempo con la mia famiglia e coi miei cani: cose che nei momenti di tristezza, o scarsa centratura, sanno sempre regalarmi felicità. Cos’altro?
Andare in terapia. Camminare tra i sentieri, nella natura. Prendermi il tempo necessario per respirare. Insomma, ascoltare me stessa.
E quando ascolta se stessa e poi sfiora la felicità, questa felicità come la difende?
Con l’esperienza ho imparato l’importanza di celebrare il punto in cui si è arrivati nella vita, e goderselo. L’esistenza è fatta di continui cambiamenti, di incessanti alti e bassi, e proteggere la felicità implica riconoscere che il nostro stare al mondo, in fondo, è questo.
E a quel punto?
Cercare le piccole cose. E non lasciarle andare più.