Memoria Fotografica
Pinterest è la bacheca social su cui mezzo miliardo di persone “salva” le proprie ricerche visuali e le condivide. E ora si apre agli acquisti.
Per quasi mezzo miliardo di persone ogni mese, 19 milioni in Italia, è il taccuino degli appunti, o meglio una sua versione contemporanea, digitale, per immagini: su Pinterest si conservano le tracce visive delle idee intercettate su internet, le si custodiscono su una bacheca virtuale (ce ne sono circa 6 miliardi, con oltre 300 miliardi di elementi in tutto), evitando che passino di mente o si perdano nel caos sovrabbondante della rete. La novità è che da settembre quei promemoria, quei segnalibri di cose, spunti e desideri, diventano una fonte inedita per l’e-commerce, anche sul mercato tricolore. Gli appunti si possono comprare.
«Abbiamo sviluppato strumenti di shopping innovativi che consentono di fare acquisti ovunque sulla piattaforma, direttamente da un pin (un contenuto salvato, ndr), dalla propria bacheca oppure dalla ricerca», racconta Aya Kanai, Head of content and creator partnerships di Pinterest. La moda sarà al centro di questa rivoluzione e Kanai ne è garante, per affinità e curriculum: ha diretto e lavorato per importanti riviste del settore, sul suo profilo Instagram si descrive come una «fashion person».
Quale può essere il beneficio di comprare tramite questo canale e non altrove, rivolgendosi a soluzioni di e-commerce più consolidate?
Pinterest viene usato per trovare idee nei momenti ordinari e straordinari della vita, da come decorare la propria abitazione a cosa indossare per perfezionare il proprio look. Vogliamo creare la prossima generazione di esperienza d’acquisto online, permettendo di esplorare e sfogliare centinaia di milioni di consigli personalizzati.
Come funziona la personalizzazione?
La ricerca visiva, Lens, suggerirà prodotti disponibili su Pinterest partendo dalle immagini scattate con lo smartphone dall’utente in situazioni reali di arredamento o look di moda della vita di tutti i giorni.
In aggiunta, stiamo lanciando in Italia “Shopping Spotlight”, una sezione dedicata che mostra i consigli e le tendenze individuati da esperti di fashion e design.
Il valore aggiunto di queste dinamiche?
Intercettare capi e oggetti che affascinano e non si sarebbe nemmeno pensato di cercare. Mi piace riferirmi a tale mentalità come a una modalità di scoperta, come trovarsi davanti a una vetrina. L’approccio aumenta anche i benefici economici per i brand? Abbiamo osservato che dare alle persone il tempo di riflettere porta a una spesa significativamente più alta.
Cosa succederà in futuro, soprattutto nell’ambito della moda?
Ci stiamo spostando verso un modo di fare shopping molto più consapevole, in cui gli acquisti d’impulso vengono sostituiti dalla voglia di comprendere realmente ciò che si desidera, dalla possibilità di trovare le ispirazioni che definiscono il proprio stile. – m.m.