La Rivoluzione
Blockchain, tessuti hi-tech, realtà alternative, big data. Filo conduttore: l’intelligenza artificiale. Così la moda, sfruttando il determinismo informatico, riscrive il suo futuro.
Nella fusione di due parole, nel loro mutuo assorbirsi, c’è la sintesi dell’ultimo anno e mezzo: il fisico che si fa tutt’uno col digitale, quel “phygital” che stringe e descrive la nuova convivenza tra moda e tecnologia. Una non può fare a meno dell’altra, entrambe si sono arricchite a vicenda tra esperimenti, avanguardie, riti smontati, stravolgimenti forzati di vecchie abitudini. La presenza virtuale è diventata un surrogato di quella reale, l’acquisto e la scoperta si concentrano nell’immateriale.
Nelle prossime pagine non ripercorreremo ciò che è stato, racconteremo come potrà cambiare ancora, gli orizzonti e le traiettorie. Soprattutto nel consumo dello stile: da destinazione in applicazioni e piattaforme a sé stanti, lo shopping online sarà parte della routine dei social network. Non si limiterà a capi e accessori, includerà le loro rappresentazioni virtuali.
Nel rapporto The Future of Fashion, pubblicato prima dell’estate dalla società di ricerca Cb Insights, si discute di priorità ormai ovvie come la sostenibilità, mentre si allarga lo sguardo a blockchain, tessuti hi-tech, realtà alternative, big data (si veda il lessico a pagina 140). L’elemento di raccordo è l’intelligenza artificiale, presentata come protagonista inevitabile delle frontiere della moda. Si legge che influenzerà i contenuti dei brand, chiamati a intercettare i desideri dei consumatori espressi tramite ricerche sul web, like e commenti ai post, acquisti graditi o rimandati indietro al mittente.
La moda si affaccia a una stagione di democrazia diretta governata, in parte, da flussi di numeri. Una prospettiva che non si risolve in uno svilente determinismo, in un soffocamento della creatività: sapere cosa piace ai più innesca le micce della ribellione, aiuta a differenziarsi, a lanciare tendenze in direzione contraria. La rivincita del fisico incollato al digitale starà nel cospirare un distacco. Nella capacità di ristabilire una distanza.