PARAMOTORE
PICCOLO AEROPLANO TASCABILE
Il paramotore iniziò a fare le sue prime apparizioni in Italia negli anni 80. Inizialmente visto come un “accessorio” per decollare con il parapendio da zone pianeggianti, diventò poi una vera e propria disciplina. Il volo in paramotore è ancora una disciplina giovane e in pieno sviluppo, le innovazioni sulle attrezzature la stanno rendendo sempre più divertente e interessante. Avere un paramotore è come avere un piccolo “aeroplano tascabile”, lo puoi portare sempre con te, in auto, in aereo, nelle vacanze al mare o nei viaggi all’estero. Sei pronto al volo in pochi minuti e, con un po’ di esperienza, decolli praticamente ovunque (in accordo con i regolamenti e le normative vigenti). Grazie ai profili autostabili si può volare a velocità di oltre 60 km/h con le ali di categoria intermedia e a velocità di oltre 80 km/h con le ali da competizione. La cilindrata dei motori va dagli 80 cc ai 300 cc, per poi passare anche a cilindrate di oltre 500 cc dei motori che vengono installati unicamente sul trike o paracarrello. E’ con orgoglio che possiamo affermare che l’Italia è leader indiscusso nella produzione dei motori dedicati al paramotore. I consumi di carburante vanno dai 3 ai 5 litri/ora e la capacità del serbatoio varia generalmente dagli 8 ai 18 litri. Il peso di un paramotore varia circa dai 17 kg ai 40 kg. Necessita di poco spazio per lo stivaggio, molti lo tengono dentro casa e per qualcuno fa proprio parte dell’arredamento. Nonostante la sua apparente semplicità, la disciplina del volo in paramotore e paracarrello non va sottovalutata e, ovviamente, per poterla apprendere in sicurezza e nel modo corretto, è necessario frequentare un corso presso una scuola certificata dall ’Aero Club D’Italia.
Altro aspetto interessante della disciplina paramotore e paracarrello sono le competizioni che possono essere di due tipi, slalom e classica.
Lo slalom in paramotore è molto spettacolare e consiste nel percorrere nel minor tempo possibile un circuito girando attorno a dei piloni gonfiabili. Per ovvie ragioni di sicurezza, ormai da qualche anno, questo tipo di competizione viene svolta solamente sull’acqua. La competizione “classica” invece è molto interessante perché i piloti hanno la possibilità di confrontarsi in varie prove, che prevedono differenti tipi di abilità e capacità, in particolare le prove possono essere di tre tipologie: economia, precisione e navigazione; vince il pilota che ottiene il punteggio complessivo più alto.Il consiglio per chiunque è di partecipare ad una competizione “classica” in quanto dà una formazione completa al pilota che può poi sfruttare le nuove abilità acquisite nei voli di tutti i giorni. Inoltre aiuta a conoscere e a sfruttare al meglio le potenzialità della propria attrezzatura.