Volo Libero
La definizione “Volo libero” identifica il volo effettuato senza l’ausilio di un motore, compiuto in deltaplano e parapendio. Si tratta di una specialità che, oggi, comprende diverse discipline: il cross country, ossia il volo di distanza, l’acrobazia e l’accuracy (atterraggio di precisione), compiuta principalmente in parapendio.
Per iniziare a ricostruirne le origini dobbiamo compiere un lungo viaggio a ritroso nel tempo, più precisamente nel 1891, quando Otto Lilienthalprogettò il primo deltaplano, con il quale riuscì a effettuare oltre 2000 voli. Negli stessi anni, comparvero anche i mezzi progettati dall’americano Octave Chanute.
Entrambi i progetti dimostrarono come volare senza l’ausilio di motore fosse di fatto possibile, sebbene i mezzi ideati si dimostrarono ben presto inadeguati e troppo fragili.
Lo sport del deltaplano iniziò davvero in Australia nel 1963, quando John Dickenson inventò quello che a tutti gli effetti possiamo considerare il moderno deltaplano. Si trattava di un mezzo robusto,facile da trasportare e riporre, dotato di un sistema di spostamento del peso intuitivo e di facile controllo. Quasi 60 anni dopo la sua creazione, è ancora il modello a cui ci si ispira per la realizzazione dei deltaplani per i principianti.
Nel 1969, l’australiano Bill Moyes decollò e veleggiò con uno dei deltaplani progettati da Dickenson e,insieme al connazionale Bill Bennett, contribuì a diffonderne la conoscenza in tutto il mondo.
Nel settembre di quello stesso anno, l’italiano Alfio Caronti, originario della provincia di Como, incontrò Bill Moyes a Copenhagen durante il Campionato del
Mondo di sci d’acqua, al quale entrambi parteciparono in qualità di team leader delle rispettive squadre nazionali. Caronti rimase talmente affascinato dal deltaplano di Moyes che decise di acquistarlo e, una volta tornato in Italia, iniziò a cimentarsi nei suoi primi voli, facendosi trainare sulle acque del Lago di Como dal motoscafo pilotato dal fratello Ivan.
Il 4 novembre 1971, Alfio Caronti decollò per la prima volta dal Monte Murelli (1240 m), con un paio di sci d’acqua ai piedi e atterrando dopo soli 7 minuti sul Lago di Como, vicino a Careno. Fu questo il primo decollo in deltaplano senza alcun tipo di traino compiuto in Europa.
Il parapendio entrerà invece a far parte del mondo del volo libero solo a metà degli anni Ottanta, traendo origine dall’evoluzione dei paracadute da lancio.
Oggi, il volo in deltaplano e parapendio è diffuso e praticato in tutto il mondo ed entrambe le discipline sono riconosciute dalla Federazione Aeronautica Internazionale.
Nell’ambito delle competizioni l’Italia è senza dubbio una delle nazioni più forti in entrambe le discipline: le squadre nazionali di deltaplano e parapendio detengono il titolo di Campioni del Mondo in carica, titolo conquistato anche individualmente da Alex Ploner per il deltaplano e Joachim Oberhauser per il parapendio.
Negli anni, inoltre, l’Italia del deltaplano ha onorato le imprese pionieristiche di Alfio Caronti mantenendo un ruolo di leadership ed eccellenza in Classe 1 (alla flessibile), ossia la classe regina: la nazionale italiana è ad oggi l’unica squadra ad aver conquistato 6 titoli mondiali consecutivi.