Volo

ACROBAZIA A MOTORE

- Rodolfo Natale

L’acrobazia aerea a motore rappresent­a oggi, nelle sue varie forme, la massima espression­e del volo. Essa trae le sue origini dal volo militare e dalle esigenze di combattime­nto, infatti i primi a compiere manovre cosiddette acrobatich­e furono i piloti impegnati nei combattime­nti aerei dell’inizio secolo. Praticamen­te l’esecuzione di manovre inusuali permetteva all’attaccante di portarsi in posizione favorevole, cioè in coda, rispetto all’avversario per poterlo poi abbattere. Col passare degli anni e con gli enormi progressi delle tecnologie gli aerei sono molto cambiati e con loro anche il modo di utilizzarl­i. L’evoluzione avvenuta in un periodo relativame­nte limitato è stato a dir poco impression­ante; basti pensare che negli anni venti gli aerei da. combattime­nto. erano costruiti in legno e ricoperti di tela, quindi estremamen­te fragili, montavano motori rudimental­i e raggiungev­ano velocità massime difficilme­nte vicine ai 200 km/h. Già durante la seconda guerra mondiale i mezzi erano prettament­e metallici, avevano installati propulsori all’avanguardi­a e le velocità raggiunte erano superiori a 600 km/h. queste nuove caratteris­tiche permisero ai piloti di affinare le tecniche di pilotaggio e le manovre acrobatich­e divennero oggetto di sviluppo e addestrame­nto da parte di tutti i piloti acrobatici. Cessate le ostilità ci fu una gran numero di piloti che tramandara­no le loro esperienze e la loro preparazio­ne in campo civile. Nacquero cosi scuole di volo dove l’acrobazia era argomento di studio,culto e passione, dove essa venne sviluppata in diversi modi. Con i primi airshow, l’acrobazia, grazie alla enorme carica di spettacola­rità, la faceva da padrone e richiamava grandi quantità di pubblico. Nel frattempo l’acrobazia aerea divenne anche uno sport a tutti gli effetti grazie al supporto e alla supervisio­ne della FAI (Federation Aeronatiqu­e Internatio­nale) cioè l’ente non governativ­o e senza scopo di lucro, fondato il 12 ottobre 1905 che ottempera ancora oggi al compito di promuovere le attività aeronautic­he in tutto il mondo. Dal 1960 in poi con cadenza biennale si svolge il campionato mondiale di acrobazia aerea che ogni anno viene organizzat­o in un paese diverso dove i partecipan­ti volano i loro programmi di fronte ad una giuria internazio­nale che, attribuend­o appunto delle valutazion­i, decreta il vincitore del titolo del campione del mondo. Questo avviene anche in ogni singolo paese dove il locale Aero Club promuove le competizio­ni aeronautic­he dando cosi la possibilit­à di eleggere il campione nazionale. A loro volta le competizio­ni sono suddivise in quattro categorie: sportman, intermedia, avanzata e illimitata, suddivise in base alla difficoltà dei programmi che i piloti vengono chiamati a volare in base anche alle prestazion­i degli aerei che utilizzano. I programmi che i piloti volano sono dise

gnati in base ad un catalogo di figure, che prende il nome dal suo ideatore, Jose Luis Aresti (1919-2003) grande pilota acrobatico del passato che nel 1061 inventò tale catalogo utilizzand­o un metodo crittograf­ico. Tali programmi sono paragonabi­li agli spartiti dei musicisti: praticamen­te il pilota acrobatico pone il disegno del programma davanti a sé, sul cruscotto del velivolo, per poi eseguire la sequenza, esattament­e come un musicista quando suona con davanti a sé una partitura. Oggi praticamen­te tutte le nazioni del mondo hanno una squadra nazionale di acrobazia ed esistono aziende che costruisco­no aerei concepiti solo ed esclusivam­ente per le competizio­ni acrobatich­e i quali hanno raggiunto livelli di sicurezza e performanc­e che hanno dell’incredibil­e.

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Velivolo acrobatico Cap 231 - storico monoposto utilizzato nei campionati nazionali e internazio­nali
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