Lettera dei Costruttori UL italiani all’Aero Club d’Italia
Il presente documento vuole chiarire le ragioni per le quali i produttori italiani di apparecchi VDS Avanzati vedono la collocazione dei propri prodotti all’interno di una Governance gestita dall’Aero Club d’Italia.
Si intende ricordare che l’attuale Regolamento progettuale per gli Aeromobili VDS Avanzati ad Ala Fissa a Tre Assi, Allegato V del DPR 9 luglio 2010 n.133, è estratto dello Standard di Aeronavigabilità per Velivoli Elementari messo a punto dal Registro Aeronautico Italiano e da ENAC nel 1998: la ENAC-RAI V.E.L.
In realtà più che un estratto è la trasposizione completa della normativa con pochissime eccezioni nei requisiti di Applicabilità (passo dell’elica e velocità di stallo in configurazione di atterraggio); un dato fondamentale dei suddetti requisiti è che la massa massima al decollo (MTOM) era già stata fissata a 600 [kg] per velivoli in configurazione terrestre e che a tale valore ci si è attenuti anche nella trasposizione del Regolamento RAI-VEL adottato nel VDS Avanzato.
A fronte di ciò tutti i velivoli VDS Avanzati possono essere progettati per un peso superiore ai 472,5 [kg] anche se, per il rispetto dei limiti imposti dall’Allegato “Caratteristiche degli apparecchi per il volo da diporto o sportivo” della Legge 25 Marzo 1985 n.106, tali aeromobili vengono prodotti con un MTOM massimo di 472.5 [kg], comprensivo del sistema di recupero totale.
Il 4 luglio 2018 viene pubblicato il nuovo Regolamento UE 2018/1139 del Parlamento Europeo e del Consiglio a sostituzione del precedente regolamento CE216/2008. In questo regolamento viene evidenziato come non sia opportuno assoggettare tutti gli aeromobili a norme comuni e che, visto il rischio limitato per la sicurezza dell’aviazione civile, tutti gli aeromobili di semplice progettazione o operanti principalmente su base locale, nonché gli aeromobili costruiti da amatori o particolarmente rari o dei quali esiste solo un numero ridotto di esemplari dovrebbero rimanere sotto il controllo normativo degli Stati membri, senza che il presente regolamento comporti per gli altri Stati membri l’obbligo di riconoscimento dei regimi nazionali. A sostegno di quanto ora affermato l’Art.2, Paragrafo-3 del Regolamento UE2018/1139 esplicita che agli aeromobili riportati nell’Allegato-I del Regolamento non si applica il Regolamento stesso per quanto riguarda le attività di progettazione, produzione, manutenzione ed esercizio. Ricalcando quanto già fatto durante l’applicazione del precedente Regolamento CE216/2008.
Oltre all’esclusione degli aeromobili riportati nell’Allegato-I, la UE2018/1139, all’interno del suo Art.2, Paragrafo-8, consente di aumentare, a discrezione del singolo Stato membro, le masse massime al decollo dei velivoli, degli elicotteri, degli alianti e dei motoalianti portandole fino a 600 [kg], 650 [kg] per gli anfibi e gli idrovolanti, senza fare distinzioni se monoposto o biposto.
I costruttori di apparecchi VDS italiani hanno visto nell’applicazione di detto Art.2 il naturale riconoscimento della totale fruibilità delle caratteristiche progettuali dei mezzi da essi già prodotti ed in produzione; l’adozione delle possibilità messe a disposizione dalla UE2018/1139 permette così di poter identificare presso l’Aero Club d’Italia, come già fatto finora, lo stesso mezzo avanzato presente in produzione con il suo naturale MTOM di progetto: 600 [kg].
Si apprezza la volontà di ENAC di creare, per ragioni di servizio istituzionale e per facilitare l’applicazione della possibilità offerta dall’Art.2 della UE2018/1139, una categoria di apparecchi VDS compresa fra 472.5 e 600 [kg] di MTOM da regolamentare a parte ma, come già ribadito in precedenza, non si tratta di una nuova categoria di aeromobili ma solo il riconoscimento pieno delle funzionalità di quelli esistenti e, come tale, la titolarità gestionale naturale è quella già riconosciuta all’Aero Club d’Italia.
E’ così importante che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti consenta quanto prima l’identificazione presso AeCI di tali aeromobili VDS Avanzati previo riconoscimento di Conformità rilasciato dall’ente stesso; allo stato attuale oltre 1600 apparecchi VDS Avanzati sono stati identificati in AeCI e la richiesta di tali mezzi sta diventando sempre più forte, il ritardo che il nostro settore sta scontando nell’innalzamento della massa massima al decollo di tali mezzi sta compromettendo seriamente le possibilità industriali nazionali.
ALPI AVIATION
FLY SYNTHESIS
I.C.P. Srl
ING. NANDO GROPPO TECNAM