Turismo spaziale
sost. + agg. ( sing. m.) – I viaggi orbitali per civili promettono di essere il settore più fiorente della nascente new space economy. Sono ormai numerosi i progetti, proposti da aziende governative ma soprattutto da soggetti privati, che assicurano i pri
Fine della fantascienza, inizio della realtà: sono sempre più numerosi i progetti che rendono il settore turistico l'ambito della new space economy con i più ampi margini di sviluppo a medio termine. Se gli annunci saranno rispettati, entro pochi anni vedremo i primi hotel extralusso “Aurora”, dal 2022 in orbita a 320 chilometri dalla Terra grazie all’iniziativa di Orion Span e sulla Stazione spaziale internazionale (Iss), dove la russa Rkk Energija prevede la prima inaugurazione nel 2024. Un business che attrae nuovi protagonisti: Axiom Space ha annunciato la messa in orbita di una stazione commerciale nel 2024 e già nel 2021 prevede di lanciare sulla Iss i primi moduli per costruirla. SpaceX si spinge oltre, e a bordo della navicella Falcon Heavy o del nuovo Big Falcon Rocket anticipa tour per privati attorno alla Luna. La stessa cosa, dopo il 2020, dovrebbe permettere Space Adventures, l’azienda priva di lanciatori propri che ha comunque già portato villeggianti sulla Iss. I razzi riutilizzabili New Shepard e New Glenn sono invece i mezzi con cui la Blue Origin del patron di Amazon, Jeff Bezos, trasporterà turisti a 100 chilometri di altitudine; a 25 rimarranno, invece, i voli suborbitali che Virgin Galactic intende aprire al pubblico sulla sua SpaceShipTwo Vss Unity. Unico dettaglio che unisce tutti questi progetti: i prezzi, anche loro – al momento – decisamente astronomici.