LA MOBILITÀ SENSORIALE
DA ELEMENTO INVASIVO DEGLI SPAZI URBANI, L’AUTOMOBILE RAPPRESENTERÀ SEMPRE PIÙ UN’ESTENSIONE DELLE NOSTRE CAPACITÀ COGNITIVE, UNO STRUMENTO SOCIALE CHE SI FONDERÀ CON IL TESSUTO CITTADINO, PERMETTENDOCI DI INVESTIRE IL TEMPO DEGLI SPOSTAMENTI IN ATTIVITÀ
Il futuro della mobilità è già tracciato: l’accelerazione impressa all’evoluzione dell’automobile attraverso la digitalizzazione ne trasfigurerà forma e contenuti. Da una parte l’intelligenza predittiva, applicata ai sistemi di guida, azzererà la possibilità di incidenti, anticipando e correggendo gli errori umani e riducendo i relativi costi sociali legati alla sicurezza. Dall’altra, l’auto rappresenterà sempre più un’estensione delle capacità cognitive umane, una ricetrasmittente della conoscenza collettiva, e da device personale si trasformerà in strumento sociale, fondendosi con il tessuto urbano.
Per la verità, si sta già convertendo in stazione mobile di analisi del territorio, sviluppa le informazioni raccolte per poi condividerle, rivelandosi un utile strumento di comunicazione. Il footprint energetico raggiungerà poi la neutralità e l’auto gestirà l’energia della rete divenendo parte del sistema ed elemento sostanziale per il suo equilibrio. Si riapproprierà, insomma, della sua etimologia, “auto-mobile”: da elemento invasivo degli spazi urbani, ne sarà un interprete autonomo al punto che, raggiunta la destinazione, ricercherà la stazione di ricarica libera dove rimanere in attesa di nuovi compiti. Questo tipo di evoluzione subirà nei prossimi anni un’accelerazione senza precedenti, grazie all’introduzione della tecnologia 5G.