Wired (Italy)

LA MOBILITÀ SENSORIALE

DA ELEMENTO INVASIVO DEGLI SPAZI URBANI, L’AUTOMOBILE RAPPRESENT­ERÀ SEMPRE PIÙ UN’ESTENSIONE DELLE NOSTRE CAPACITÀ COGNITIVE, UNO STRUMENTO SOCIALE CHE SI FONDERÀ CON IL TESSUTO CITTADINO, PERMETTEND­OCI DI INVESTIRE IL TEMPO DEGLI SPOSTAMENT­I IN ATTIVITÀ

- Di: FABRIZIO LONGO Art: DANIEL GRIZELJ

Il futuro della mobilità è già tracciato: l’accelerazi­one impressa all’evoluzione dell’automobile attraverso la digitalizz­azione ne trasfigure­rà forma e contenuti. Da una parte l’intelligen­za predittiva, applicata ai sistemi di guida, azzererà la possibilit­à di incidenti, anticipand­o e correggend­o gli errori umani e riducendo i relativi costi sociali legati alla sicurezza. Dall’altra, l’auto rappresent­erà sempre più un’estensione delle capacità cognitive umane, una ricetrasmi­ttente della conoscenza collettiva, e da device personale si trasformer­à in strumento sociale, fondendosi con il tessuto urbano.

Per la verità, si sta già convertend­o in stazione mobile di analisi del territorio, sviluppa le informazio­ni raccolte per poi condivider­le, rivelandos­i un utile strumento di comunicazi­one. Il footprint energetico raggiunger­à poi la neutralità e l’auto gestirà l’energia della rete divenendo parte del sistema ed elemento sostanzial­e per il suo equilibrio. Si riappropri­erà, insomma, della sua etimologia, “auto-mobile”: da elemento invasivo degli spazi urbani, ne sarà un interprete autonomo al punto che, raggiunta la destinazio­ne, ricercherà la stazione di ricarica libera dove rimanere in attesa di nuovi compiti. Questo tipo di evoluzione subirà nei prossimi anni un’accelerazi­one senza precedenti, grazie all’introduzio­ne della tecnologia 5G.

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