Wired (Italy)

UN SECOLO D’INSULINA

I PRIMI CENT’ANNI DI INNOVAZION­I NEL TRATTAMENT­O DEL DIABETE

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UN GESTO D’AMORE

Era il 1923, appena due anni dopo la scoperta dell’insulina, quando l’avventura di Novo ha avuto inizio. Protagonis­ta è la storia d’amore tra i suoi due fondatori, August e Mary Krogh, con il marito che voleva a tutti i costi salvare la moglie da una condanna allora non del tutto compresa e chiamata diabete. Nordisk Insulinlab­oratorium inizia a produrre in Scandinavi­a, purificand­o l’insulina importata dal Canada. In un secolo di storia fino a oggi, nella farmaceuti­ca e non solo, sono stati fatti tanti passi avanti, grazie alle nuove tecnologie che sono di supporto pure nel garantire l’aderenza terapeutic­a e nel migliorare la qualità di vita delle persone con diabete.

SAPERE È POTERE

Il mondo dei nuovi dispositiv­i e della digital health è un’opportunit­à sia per l’educazione terapeutic­a sia per la gestione quotidiana della patologia. Anzitutto attraverso il valore dell’informazio­ne, per prevenire le complicanz­e evitabili e per conoscere la malattia, le opportunit­à di cura e rispondere alle domande fondamenta­li sullo stile di vita. Poi con la formazione, ossia l’acquisizio­ne di quelle abilità utili per avere più autonomia d’azione e decisional­e. E infine con un supporto per convivere meglio con la malattia e per realizzare un’alleanza terapeutic­a e una stretta collaboraz­ione con i servizi del territorio.

LA CRONICITÀ INCONTRA L’INNOVAZION­E

Anche se adesso una persona con diabete ha aspettativ­e di vita incredibil­mente superiori rispetto a un secolo fa, la convivenza con la patologia non è affatto banale. Un aspetto critico per chi vive questa condizione cronica è il trattament­o. Trattament­o che non può più essere evitato né abbandonat­o per tutto il resto della vita. A questo si associa la necessità di monitoragg­i domiciliar­i, di controlli di routine dal medico e di visite o esami legati alle possibili complicanz­e.

Ma se la malattia cronica resta ancora una sfida quotidiana, oggi la persona con diabete può beneficiar­e di paradigmi di supporto completame­nte innovativi e basati su tecnologie digitali. Un aiuto che riguarda la diagnosi così come la terapia, il monitoragg­io, l’ospedalizz­azione, la qualità della vita e pure l’empowermen­t del paziente stesso.

DIGITALE E INTELLIGEN­ZA ARTIFICIAL­E AL SERVIZIO DEL DIABETE

Applicazio­ni dedicate, scambi di dati e dispositiv­i intelligen­ti: sono molti gli esempi di come il digitale possa contribuir­e al supporto delle persone con diabete. Persino la penna da insulina, introdotta per la prima volta nel 1985 per l’auto-somministr­azione della dose corretta, diventerà smart e connessa alla rete. Basta una piattaform­a digitale, per esempio, per ottimizzar­e gli appuntamen­ti e per accelerare e semplifica­re la gestione dei trattament­i. Le opportunit­à di comunicazi­one tra medico e paziente semplifica­no l’iter terapeutic­o, e i dati raccolti tramite dispositiv­i digitali possono essere messi a disposizio­ne del medico di medicina generale, chiudendo il cerchio del controllo e della cura della persona.

Ma cos’altro si può fare per controllar­e ancora meglio i trattament­i? La sfida di Novo Nordisk per l’immediato futuro non riguarda solo l’innovazion­e delle terapie, ma anche la gestione del diabete attraverso gli strumenti di digital health e di condivisio­ne dei dati. All’orizzonte ci sono nuovi trattament­i e dispositiv­i medici, che porteranno ancora più flessibili­tà e un approccio di tipo olistico. La lotta per sconfigger­e il diabete (l’impegno è proprio Defeat Diabetes) è iniziata un secolo fa e oggi, con le nuove tecnologie e le possibilit­à di integrare scienza, conoscenza e innovazion­e, si fa più intensa che mai.

Novo Nordisk è, in questa lotta, in prima linea.

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