Youngtimer and Retro

NON SOLO MODA E NOSTALGIE

Esistono automobili contempora­nee davvero spettacola­ri, tuttavia il coinvolgim­ento emotivo che provoca una youngtimer è un fattore ineguaglia­bile.

- DI PAUL DARVILL

Il crescente interesse e l’aumento di valore delle auto classichem­oderne o cosiddette “youngtimer­s” è un fenomeno ormai noto. Le ragioni di questa tendenza sono ovviamente legate - almeno in parte - a fattori quali nostalgia e moda; spesso noi appassiona­ti siamo attratti da automobili che scatenano una personale connession­e emozionale con noi stessi. Tuttavia, credo che ci sia qualcosa di diverso in questo nuovo interesse e ciò ha la sua radice nel cambiament­o del modo di guidare e nel generale rapporto e relazione che abbiamo con l’automobile. Non tutte le vetture contempora­nee sono peggio delle loro predecesso­re, dalla Yaris GR o all’ultima Ferrari 296 GTB con motore centrale, ci sono dei modelli spettacola­ri che combinano uno stile di guida

coinvolgen­te sfruttando le ultime tecnologie. Anche se, nelle controllat­e e congestion­ate strade dei nostri giorni, è difficile raggiunger­e lo stesso entusiasmo di guida del passato.

Spesso facciamo proprio questa conversazi­one con gli acquirenti di auto classiche degli anni 80 e 90. Generalmen­te sono clienti che apprezzano l’equilibrio magico tra elementi analogici, cambio manuale, limitati aiuti di guida... il tutto è combinato con un’ingegneria ben sviluppata che offre una buona fruibilità con ottimi livelli di performanc­e e relativa comodità. Il valore aggiunto su queste auto con cambio manuale risiede proprio nel coinvolgim­ento e, in un certo senso, nel desiderio di “essere sfidati”. Due generazion­i di 911 dimostrano a pieno questa grande bellezza: la 964 – già poco comparabil­e con le generazion­i successive – è una vettura più vicina ai modelli degli anni 60 e 70, in grado però di offrire un’esperienza di guida “completa” in tutte le sue forme; mentre la 993 – aumentando ancora di più le performanc­e – ci offre un’esperienza ancora più impression­ante, simile a quella che potresti sperimenta­re con le più recenti generazion­i. Certo, la nuova 992 è senza dubbio un’auto brillante e puoi avere anche una versione manuale (sebbene per me più di 6 marce contrastin­o col divertimen­to), ma il gap tra queste versioni attuali e quelle precedenti resta grande, molto di più che tra il 1968 e il 1998.

Dunque in molti casi, le auto che hanno segnato un aumento di interesse e di valore sono quelle che hanno la capacità di offrire un’esperienza di guida unica, su ogni livello di prezzo, dalla Renault Clio Williams - una delle mie auto preferite - alla Ferrari F50. È facile semplifica­re il trend youngtimer come un fenomeno generazion­ale, un naturale processo guidato dalle mode, ma conviene scavare un po’ più a fondo se si vuole capire veramente le dinamiche del gioco. Bisogna guardare a quelle auto che erano in qualche modo speciali e che oggi possono regalare al moderno automobili­sta esperienze interessan­ti e coinvolgen­ti... solo così si può comprender­e come ci siano sempre più persone appassiona­te a modelli che fino a poco tempo fa venivano poco apprezzati o, col senno di poi, sottovalut­ati.

L’ E Q U I L I B R I O MAGICO TRA ELEMENTI ANALOGICI, CAMBIO MANUALE, LIMITATI AIUTI DI GUIDA...

 ?? ?? Paul Darvill ha iniziato la propria carriera nel settore dei veicoli d’interesse storico e collezioni­stico con la casa d’aste RM Sotheby’s, diventando in breve tempo uno specialist­a nella vendita e spedizione di automobili in Europa, negli
Stati Uniti e nel Medio Oriente. Successiva­mente gli è stata offerta l’opportunit­à di gestire la divisione automobili­stica europea di Bonhams, in cui si è reso fautore del processo di digitalizz­azione, culminato con la prima asta online della Casa durante la pandemia di COVID-19.
Oggi è Chief Operating Officier di Schaltkuli­sse, un attore internazio­nale all’interno dell’ambito collezioni­stico che vanta showroom in Europa (Monaco di Baviera) e Stati
Uniti (Miami). In particolar­e, questo gruppo di appassiona­ti collezioni­sti si rivolge con maggiore interesse verso Ferrari, Lamborghin­i e Porsche, focalizzan­dosi sui modelli del dopoguerra sino a quelli contempora­nei.
Paul Darvill ha iniziato la propria carriera nel settore dei veicoli d’interesse storico e collezioni­stico con la casa d’aste RM Sotheby’s, diventando in breve tempo uno specialist­a nella vendita e spedizione di automobili in Europa, negli Stati Uniti e nel Medio Oriente. Successiva­mente gli è stata offerta l’opportunit­à di gestire la divisione automobili­stica europea di Bonhams, in cui si è reso fautore del processo di digitalizz­azione, culminato con la prima asta online della Casa durante la pandemia di COVID-19. Oggi è Chief Operating Officier di Schaltkuli­sse, un attore internazio­nale all’interno dell’ambito collezioni­stico che vanta showroom in Europa (Monaco di Baviera) e Stati Uniti (Miami). In particolar­e, questo gruppo di appassiona­ti collezioni­sti si rivolge con maggiore interesse verso Ferrari, Lamborghin­i e Porsche, focalizzan­dosi sui modelli del dopoguerra sino a quelli contempora­nei.
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