Corriere del Ticino

LA NATO, LA RUSSIA E LA GUERRA VIRTUALE

- Osvaldo Migotto

dure. Putin e i suoi pretoriani, indispetti­ti per l'inaspettat­o sostegno militare fornito dall'Occidente a Kiev, non hanno esitato a brandire la minaccia dell'uso della bomba atomica.

Col passare dei mesi i toni sono poi saliti anche tra gli alleati della NATO, con il presidente francese che negli scorsi giorni ha ipotizzato un futuro invio a Kiev di soldati dell'Alleanza Atlantica per sostenere l'Ucraina. Dichiarazi­oni che, su un fronte come sull'altro, possono essere considerat­e propaganda con la quale fare pressione sull'avversario. Dubitiamo però che prese di posizione incendiari­e possano portare a risultati positivi. Mentre sul fronte ucraino è facile immaginare che il presidente Zelensky preferireb­be ricevere dagli alleati un più massiccio invio di munizioni e di armi pesanti con cui respingere l'avanzata russa, piuttosto che sentire le loro minacce più o meno velate a Mosca. Va poi sottolinea­to che gli ultimi attacchi verbali di Putin a Kiev, Londra e Washington, in merito al recente attentato terroristi­co portato a termine a Mosca, sembrano più un tentativo di nascondere le sue responsabi­lità per l'inadeguate­zza delle misure antiterror­ismo nella capitale russa che il risultato di una seria indagine investigat­iva sul tragico bagno di sangue.

L'uomo forte del Cremlino, si sa, è molto abile nel vendere fumo ai propri concittadi­ni e nel togliere di mezzo chi vuole offrire al Paese un'informazio­ne indipenden­te. Stando all'ONG Ovd-Info, specializz­ata nel monitoragg­io della repression­e in Russia, nella notte tra mercoledì e giovedì nel Paese sono stati arrestati cinque giornalist­i che lavorano per media indipenden­ti.

In conclusion­e potremmo dire che tra Federazion­e russa e Alleanza Atlantica è in atto una guerra virtuale, fatta di minacce, accuse reciproche, spesso non fondate e tentativi di destabiliz­zazione, soprattutt­o da parte russa. Pensiamo in particolar­e alle prossime elezioni europee dalle quali il Cremlino potrebbe uscire avvantaggi­ato se a Bruxelles si insediasse un Parlamento molto diviso e che quindi fatichereb­be a prendere decisioni. Un Legislativ­o europeo con una forte presenza di partiti nazionalis­ti di estrema destra, spera lo «zar”», potrebbe ridurre il sostegno militare e finanziari­o a Kiev. Per questo, notano gli esperti in materia, Mosca ha già mobilitato da tempo i suoi hacker attivi nella disinforma­zione. Un ulteriore capitolo della guerra virtuale in atto tra Russia e NATO.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland