Abusi sessuali: Papa Francesco gli leva la tonaca
/ Tolto lo stato clericale al parroco del Luganese condannato a 4 anni di carcere per aver stuprato una giovane parrocchiana
A febbraio del 2021 era stato condannato a quattro anni di carcere alle Criminali di Lugano per ripetuta coazione sessuale, ripetuta violenza carnale e contravvenzione alla legge sugli stupefacenti. Ora il sacerdote che si era reso responsabile di abusi su una sua parrocchiana, una ragazza con problemi psichiatrici, è stato dimesso dallo stato clericale da papa Francesco. Ne ha dato notizia la Regione.
L'ex religioso aveva stuprato la 18.enne nel 2013, durante un viaggio in Italia. Si era offerto di accompagnare la ragazza a Rimini per assistere a un concerto di musica pop. Qui l'uomo, originario del Locarnese – e in quel momento attivo in una Parrocchia del Basso Ceresio –, approfittò sessualmente della giovane, dopo che era stata oggetto di sue morbose attenzioni negli anni precedenti. Il caso era emerso nel maggio 2020, dopo l'arresto dell'uomo. La ragazza è morta a 22 anni.
Dopo la condanna del sacerdote, la Diocesi di Lugano aveva fatto sapere che «per quanto riguarda il suo futuro, esiste una precisa normativa emanata dalla Santa Sede, che sarà consultata per competenza». In aula, l'imputato aveva detto al giudice Amos Pagnamenta che il vescovo Valerio Lazzeri si era detto disposto a valutare una soluzione per fargli recuperare la sua dimensione spirituale, ad esempio aggregandolo a una comunità religiosa, una volta pagato il debito con la giustizia. Ma papa Francesco – la comunicazione è apparsa sul Monitore Ecclesiastico, la rivista ufficiale su abbonamento della Diocesi di Lugano – ha deciso di togliergli lo stato clericale.