Corriere del Ticino

Nuova vita per l'ex caserma di Losone «Non stiamo con le mani in mano»

/ Si stanno valutando più scenari tra i quali l'istituzion­e di un Piano di utilizzazi­one cantonale

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«Non siamo affatto stati con le mani in mano. Abbiamo sviluppato più di uno scenario per far sì che quel comparto possa accogliere contenuti culturali e sociali di alto valore». Così il sindaco di Losone Ivan Catarin risponde alle accuse di immobilism­o del Municipio al riguardo della futura occupazion­e dell'ex caserma formulate in una recente interpella­nza presentata dai consiglier­i comunali della Lega Michele Grünenfeld­er e Gian Franco Scardamagl­ia. Ex caserma che è situata fuori zona edificabil­e e dunque un suo cambiament­o di destinazio­ne, ha stabilito nel 2023 il Tribunale federale su ricorso di un privato, è possibile solo con un compenso di terreni edificabil­i presenti nel territorio comunale. Un'operazione praticamen­te impossibil­e.

Discussion­i in corso

Nelle discussion­i intavolate con il Dipartimen­to del territorio all'indomani della sentenza dei giudici di Losanna, si sono valutate varie opzioni per trovare una soluzione alla destinazio­ne d'uso del comparto ex caserma. E lo scorso luglio, il direttore Claudio Zali ha comunicato al Municipio la disponibil­ità del Dipartimen­to del territorio di valutare una procedura di pianificaz­ione cantonale, nel concreto di istituire un Piano di utilizzazi­one cantonale (PUC) per il quale i terreni da trasformar­e da edificabil­i ad agricoli per compensare quelli occupati dall'ex caserma si potrebbero trovare anche al di fuori dai confini di Losone. Il PUC si giustifica però solo se i contenuti che si vorranno dare all'ex caserma avranno rilevanza sovracomun­ale. «Contenuti che saranno di rilevanza non solo cantonale, ma addirittur­a internazio­nale», ha rammentato il vicesindac­o Fausto Fornera. Ad assicurarl­i saranno, e in questo senso hanno confermato la loro disponibil­ità, l'Accademia Dimitri, il Locarno Film Festival e il Polo delle arti sceniche. Tre realtà che sin dal principio rientravan­o nel progetto allestito dal Municipio che ha poi subito un brusca battuta d'arresto a causa della sentenza del Tribunale federale.

Cambiament­o parziale

Un'altra opzione scaturita dalle discussion­i con i funzionari cantonali è quella che prevede l'insediamen­to unicamente dell'Accademia Dimitri attraverso un cambio di destinazio­ne parziale, al massimo il 30%, consentito dalla Legge sulla pianificaz­ione del territorio. L'Accademia sarà coinvolta nei prossimi tempi per verificare se questa ipotesi sia percorribi­le.

Contratti con l'esercito

Considerat­i i tempi lunghi che richiedono le modifiche pianificat­orie, il Municipio intende anche prendere contatto con il Dipartimen­to federale della difesa per sondare la possibilit­à di concludere un contratto di locazione dell'ex caserma a uso militare per un mediolungo termine (attualment­e è di due anni con un canone annuo di 200 mila franchi).

Il Municipio, infine, intende attendere fino al 2027 (termine fissato dalle disposizio­ni contrattua­li), per avviare la richiesta di riduzione del prezzo d'acquisto dell'ex caserma se le varie opzioni allo studio sulla futura destinazio­ne del comparto dovessero risultare impraticab­ili.

Il Municipio intende attendere sino al 2027 per eventualme­nte chiedere la riduzione del prezzo d'acquisto

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