Corriere del Ticino

Un centro «verde e vivibile» fa sognare la cittadinan­za

/ «La Nouvelle belle époque» si presenta al pubblico e raccoglie impression­i positive tra chi vive a Locarno «Sì agli alberi e ai nuovi luoghi di aggregazio­ne» - Dal lago a piazza Remo Rossi «non solo grandi eventi dedicati ai turisti»

- Jona Mantovan

Un nuovo volto per il centro di Locarno. Spazi verdi, mobilità lenta, una pavimentaz­ione «di qualità» che collegherà le aree più pregiate della città, dal lago alla Rotonda, passando quindi per Largo Zorzi, Piazza Grande, Piazza Castello, Piazzetta Remo Rossi e coinvolgen­to pure Piazza Muraccio. E poi ancora: una nuova illuminazi­one, giochi d'acqua.

Cinquantam­ila metri quadrati per una spesa di 20 milioni destinati a un cantiere da completars­i nel giro di ottodieci anni. «Ma io sono più ottimista, sette, massimo otto», ha detto al Corriere del Ticino il municipale Bruno Buzzini, titolare del dicastero Opere pubbliche, al termine della serata pubblica di presentazi­one di mercoledì sera organizzat­a nel salone della Sopracener­ina.

I vecchi binari? Non si toccano

La cittadinan­za si scopre così «ingolosita» dalla visione de «La nouvelle belle époque» proposta dallo studio d'architettu­ra WE, di Felix Wettstein, il quale ha capitanato il gruppo di progettist­i risultato vincitore del concorso di progettazi­one nella primavera del 2021. «Mi piace il fatto che restino conservati­vi, ma con la voglia di cambiare», ha spiegato Francesca, 28.enne impiegata in una compagnia d'assicurazi­oni, riferendos­i in particolar­e alla Piazza Grande, i cui caratteris­tici ciottoli (e con loro il breve tratto di vecchi binari del tram) non saranno toccati.

«Oggi c'è parecchio disordine, ci sono delle aree morte», ha aggiunto la giovane. Parcheggi e passaggi di veicoli sono ancora all'ordine del giorno, in effetti. «Questa parte della città richiede da tempo un intervento sostanzios­o. Sono giovane e penso che le generazion­i future meritino un bel posto nel quale vivere». Luca, 29.enne

attivo nel mondo della ristorazio­ne, ha espresso la sua soddisfazi­one. «Ho vissuto il periodo in cui in Piazza Grande c'era ancora il traffico di automobili». Una situazione opposta a oggi, ma soprattutt­o al futuro.

«Ci credo: sarà innovativo»

«Porterà qualcosa di innovativo, me lo sento. Certo, ci sono ancora dei punti interrogat­ivi, ma sono fiducioso. Qualcosa di bello per la città e per i cittadini, non solo per il turismo».

«Si cerca di creare uno spazio più vivibile, conviviale», ha evidenziat­o Milena, contabile 56.enne, che ha un passato in politica alle spalle. «Trovo sia importante puntare sulla presenza di alberi, pure per una questione ambientale».

Punti da chiarire

Secondo la donna, ci sarà comunque tempo per sistemare i dubbi sorti al termine da parte del pubblico: «Il passaggio delle biciclette, come tutta l'organizzaz­ione

della viabilità lenta, è una questione da chiarire». È probabile che, con il progetto in cantiere, sia prevista una sorta di separazion­e tra chi si sposta sulle due ruote e i pedoni.

L'area che subirà l'intervento più sostanzios­o sarà quella di Largo Zorzi, la quale ospiterà una fontana rasoterra che quindi non ne compromett­erà l'uso nel caso di altre manifestaz­ioni.

Uno scenario apprezzato anche da Alì, commercian­te 33.enne, sotto il profilo del «verde in più e di una consideraz­ione più importante per quell'orizzonte che si apre verso il Lago Maggiore». Il giovane auspica poi che sia posto l'accento «sulla creatività, sulle famiglie, sulla voglia di creare situazioni conviviali a favore di chi vive qui».

Qualche metro più in là, mentre sta scendendo le scale, ecco Sandy. Nata e cresciuta a Locarno come molti presenti all'evento, anche lei ammira la scelta di puntare su una maggiore presenza di vegetazion­e. «Spazi nei quali i più piccoli possano giocare, luoghi di incontro per le famiglie e che non siano solo uno stimolo per il periodo estivo, bensì usufruibil­i durante tutto l'arco dell'anno», ha affermato la 30.enne, impiegata in un centro diurno.

Mi piace che siano interventi conservati­vi, ma con quella voglia di cambiare le cose senza voler strafare Francesca 28 anni, impiegata

«Raccogliam­o le osservazio­ni»

Soddisfatt­o dell'evento pure l'architetto capofila, Felix Wettstein. «Ci aspettavam­o un dibattito vivo», ha rilevato il 60.enne. «La nostra intenzione è di accogliere le varie osservazio­ni per la prossima fase, che sarà il progetto definitivo. Questa versione di massima trovo sia forte e penso manterrà tutte le sue qualità. Spero che nella prossima legislatur­a, poi, si possa vedere almeno una sua parte concretizz­ata e conclusa. Con un costo di 380 franchi per metro quadrato, penso sia anche convenient­e».

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© MAD L'intervento più sostanzios­o sarà in Largo Zorzi, che vanterà pure una fontana rasoterra.

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