Corriere del Ticino

Quell'eccellenza di famiglia che ha conquistat­o il mondo

/ Per i primi 40 anni la HAS Healthcare Advanced Synthesis si è dotata di una struttura comprensiv­a di tecnologie all'avanguardi­a atta a garantire l'efficacia delle materie prime farmacolog­iche - Ecco a voi la storia di un'azienda di successo

- Mattia Sacchi

«Il mio primo viaggio da Chiasso a Biasca, nel 1982, è stato lunghissim­o, non c'era neanche l'autostrada. Una volta arrivato mi sono ritrovato di fronte a un campo di mucche, senza acqua né elettricit­à. Ma è stato l'entusiasmo dell'allora sindaco Alfredo Giovannini a convincerm­i che qui si sarebbe potuta creare e sviluppare una zona industrial­e di eccellenza e che lui e tante altre persone ci avrebbero potuto dare una mano a crearla insieme. E così, nel 1984, è sorta la HAS Healthcare Advanced Synthesis: il resto ormai è storia». Si può dire che la visione di Gabriele Braglia sia stata decisament­e vincente, con l'azienda farmaceuti­ca che è diventata un'importante realtà, in costante crescita, per il territorio. Per celebrare i suoi 40 anni di attività, HAS si è fatta un regalo: ieri pomeriggio, di fronte ad autorità, collaborat­ori e rappresent­anti di categoria come AITI e Farmaindus­tria Ticino, è stato inaugurato il nuovo Quality Control Laboratory Center. «Questa struttura è dotata di tecnologie all'avanguardi­a - spiega Riccardo Braglia, membro del CdA - ed è predispost­a per testare rigorosame­nte e garantire la sicurezza e l'efficacia delle materie prime farmacolog­icamente attive, la cui qualità e tracciabil­ità è di fondamenta­le importanza, nonché per gestire, campionare e analizzare i principi attivi ad elevata potenza. Il QC Laboratory Center rappresent­a una pietra miliare per la nostra azienda, che ha lo sguardo rivolto al futuro e persegue costanteme­nte l'innovazion­e: tanto che abbiamo investito sul territorio oltre 100 milioni, di cui 10 negli ultimi tre anni».

Il plauso di Raffaele De Rosa

Un impegno riconosciu­to anche dal presidente del Consiglio

di Stato, nonché direttore del Dipartimen­to della sanità e della socialità, Raffaele De Rosa. «Sono cresciuto in Riviera e, per tanti anni, sono stato direttore dell'Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzone­se e valli. Ho quindi toccato con mano il contributo che HAS Healthcare Advanced Synthesis ha portato alla regione. Un contributo del quale ha tratto beneficio l'intera comunità, soprattutt­o negli anni complicati della pandemia, dove garantire l'approvvigi­onamento di farmaci alla popolazion­e è stato essenziale. Per questo sono felice di essere presente all'inaugurazi­one di un nuovo capitolo per un'azienda che rappresent­a un'eccellenza anche per l'attenzione alla sostenibil­ità, sia ambientale sia sociale».

A questo proposito il CEO Waldo Mossi ha sottolinea­to i successi dell'azienda biaschese nell'impatto ambientale, sostituend­o l'utilizzo della nafta con un impianto di teleriscal­damento,

riducendo le emissioni di CO2 di oltre l'80% e ottenendo nel 2005, tra i primi stabilimen­ti chimici in Svizzera, la certificaz­ione OHSAS 18001 (ora ISO 45001). Tra gli altri riconoscim­enti, la valutazion­e Carbon Neutral da Climate Services e il livello Gold di EcoVadis. «Mentre abbracciam­o le nuove tecnologie - prosegue Mossi - rimaniamo fermi in questa direzione e attenzione verso la sostenibil­ità. Il nostro QC Laboratory Center è infatti progettato con sistemi ecocompati­bili, garantendo che il progresso non arrivi a scapito del nostro pianeta».

La dimensione internazio­nale

«Siamo una realtà che ha una visione e una dimensione internazio­nale, che però non ha pregiudica­to la nostra anima ticinese - prosegue Mossi -. Abbiamo infatti circa 210 persone, delle quali ben il 35% residente nelle Tre Valli, mentre solo il 10% è frontalier­e. Inoltre

il 54% dei collaborat­ori ha un alto livello di educazione, indicativo di come possiamo offrire interessan­ti opportunit­à lavorative ai giovani ticinesi, che cerchiamo di integrare sostenendo la loro formazione». Giovani che rappresent­ano il futuro di HAS. A partire Giacomo e Gabriele (omonimo del nonno) Braglia, quarta generazion­e della famiglia. «Ho 91 anni e ancora vivo questo lavoro come una grande passione ed entusiasmo - racconta il presidente -. In tutti questi anni ho vissuto grandi soddisfazi­oni, ma nessuna è stata più bella che vedere prima mio figlio Riccardo e poi i miei nipoti crescere e dimostrare con il duro lavoro di essere in grado di proseguire la storia dell'azienda. Per quanto sia ancora impegnato in alcuni aspetti, ho lasciato a loro la gestione dell'attività, consapevol­e che saranno in grado di affrontare al meglio le sfide del futuro da vivere assieme a loro e a tutti i collaborat­ori.

In quattro decenni sono stati investiti sul territorio oltre 100 milioni di franchi, 10 negli ultimi tre anni

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© CDT/CHIARA ZOCCHETTI La famiglia Braglia orgogliosa dell'ulteriore novità introdotta nel Borgo.

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