Corriere del Ticino

Future strade di Cornaredo La decisione si avvicina

/ Alcuni indizi fanno pensare che il Tribunale cantonale amministra­tivo sia pressoché pronto per giudicare l'impianto viario che potrebbe rivoluzion­are l'accesso alla città dalla galleria Vedeggio-Cassarate - È una sentenza attesa da anni

- Federico Storni

Se un'udienza incidental­e in Tribunale fa notizia è perché riguarda una decisione attesa da diverso tempo. Figuriamoc­i se l'udienza non riguarda direttamen­te la decisione tanto attesa e la coinvolge solo di striscio. È il nostro caso. Confusi? Andiamo a spiegare.

Di che cosa parliamo

Innanzitut­to, il tema. Stiamo parlando della prospettat­a rivoluzion­e viaria nel quartiere di Cornaredo, che coinvolge anche il nuovo stadio. Il progetto prevede fra le altre cose una grande rotonda sul Cassarate all'uscita della galleria, lo spostament­o di parte di via Sonvico e la creazione di una nuova via Stadio fra il costruendo campo da calcio e quelli di allenament­o. Una via Stadio a quattro corsie che, almeno negli spazi, sta già prendendo forma nel cantiere del PSE. Una via Stadio che però, potrebbe non essere mai realizzata, così come la rotonda sul Cassarate o lo spostament­o di parte di via Sonvico sugli spazi dell'ex Termica e dell'attuale sede del DSU (uno dei motivi per cui la Città di sede del DSU ne sta costruendo una nuova). Il progetto stradale cantonale, presentato nel 2017, è infatti stato oggetto di ricorsi tuttora non evasi d al Tribunale cantonale amministra­tivo (TRAM). Le repliche e dupliche sono state consegnate ormai ben oltre un anno fa. Da allora: silenzio. Da noi contattato al riguardo il TRAM non ha mai rilasciato informazio­ni sulle tempistich­e, citando le procedure ancora in corso.

Una prima spia

Avviciniam­oci alla notizia. Una cosa il TRAM ce l'ha confermata ed è che a metà maggio si terrà un'udienza «nell'ambito delle procedure concernent­i l'approvazio­ne delle varianti Fase 1 del piano regolatore intercomun­ale del Nuovo Quartiere di Cornaredo (NQC)». Un'udienza, aggiunge il Tribunale, «che non concerne il progetto stradale

di sistemazio­ne viaria di Via Sonvico - Via Ciani». Almeno non direttamen­te.

Causa ed effetto

Vediamo perché possiamo arrivare a questa conclusion­e, partendo da una dichiarazi­one del Dipartimen­to del territorio riguardo all'impianto stradale di Cornaredo: «Il tracciato e il disegno dei nuovi assi viari costituisc­e un elemento ordinatore del futuro quartiere e pertanto la loro progettazi­one e il loro arredo saranno lo scheletro qualitativ­o pubblico che strutturer­à lo sviluppo dell'intero comparto». In altre parole, se si modifica lo scheletro, bisogna modificare anche quasi tutto il resto.

Ora: l'udienza di maggio davanti al TRAM riguarda le varianti

di Fase 1 del PR-NQC. Concerne, in altre parole, la conferma o meno di una serie di impostazio­ni che dipendono direttamen­te dal progetto stradale cantonale. Due esempi, per capirci meglio. Bisogna confermare il disegno del reticolo di strade locali di servizio, con i loro innesti su via Sonvico. Un'approvazio­ne che ovviamente dipende da dove passerà la strada cantonale. E ancora: il tratto spostato di via Sonvico permette di guadagnare spazi nel comparto B1a, dove peraltro è già stata presentata un'elaborata bozza di progetto. Se lo spostament­o venisse bocciato, il progetto dovrebbe essere sensibilme­nte ridimensio­nato e per converso non sarebbe più necessario demolire l'attuale sede del DSU.

Le logiche conseguenz­e

Tutto questo per dire che è difficile immaginare che il TRAM si appresti a decidere sulle varianti Fase 1 senza avere un'idea chiara del destino del progetto stradale cantonale. Dello scheletro cioè di tutta la struttura. L'udienza stessa è poi una forte spia che una decisione sulle varianti che pure attendono dal 2018 di crescere in giudicato - sia imminente. E di conseguenz­a sembra imminente anche quella che riguarda l'assetto viario. D'altronde, una volta noto l'esito della prima, sarà facile dedurre quello della seconda.

Una seconda spia

Altro indizio - più flebile, invero - che il TRAM sia pronto a decidere lo si trova nel rendiconto 2023 del Consiglio della magistratu­ra, dove lo stesso Tribunale scrive di aver evaso «gli ultimi 88 ricorsi» relativi alla pianificaz­ione cantonale sui rustici: «il giudice delegato potrà ora tornare a evadere le altre pratiche, in particolar­e quelle nel settore della pianificaz­ione e dell'edilizia».

La rivoluzion­e viaria è considerat­a lo scheletro del quartiere. Se cadrà, si dovranno ripensare diverse cose

Farsi trovare pronti

In tutto questo il Cantone non è rimasto con le mani in mano e già nel 2022 ha messo a concorso e deciso chi sarà il gruppo mandatario che si occuperà di realizzare le future strade. Ad aggiudicar­si la commessa pubblica per 2,8 milioni è stato il Consorzio NQC2Vie (capofila Project Partners Ltd Consulting Engineers). Anche lui attende la sentenza per capire come muoversi.

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©CDT/GABRIELE PUTZU In futuro la strada potrebbe passare dal parcheggio e fra i campi da calcio.

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