Nuovo inizio per il monte Piaröi «Il ripristino partirà quest'estate»
/ «Per Giümai» è alla ricerca dei 20.000 franchi ancora necessari all'avvio dei lavori
La valle di Giumaglio si appresta a diventare ancora una volta il palcoscenico di importanti interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio locale. Dopo il restauro dell'alpe Cortone portato a termine dal Patriziato, l'associazione Per Giümai si prepara a lanciare la prima fase di ripristino del monte Piaröi.
Situato a 1.200 metri sul livello del mare e composto da sei costruzioni, il monte vedrà il restauro del suo edificio più a rischio. «Siamo all'ora o mai più», dichiara il presidente dell'associazione, Aron Piezzi, sottolineando l'urgenza di agire per prevenire crolli irreversibili. L'obiettivo dell'associazione Per Giümai è infatti quello di procedere quest'estate al primo passo per il ripristino di Piaröi, ossia sistemare uno dei sei edifici del monte, quello con lo stato di conservazione più
precario e per il quale è perciò urgente intervenire. In un secondo momento, nei prossimi anni, verrà affrontato il ripristino degli altri cinque stabili.
Già raccolta una grande somma
Il piano di finanziamento per la prima tappa del progetto ammonta a 120.000, di cui 100.000 sono già stati raccolti. L'associazione attende ora di reperire i restanti 20.000 franchi entro fine giugno confidando, oltre che nelle risposte da alcune fondazioni, nella generosità dei privati cittadini. «Dai una mano a Piaröi» è lo slogan che accompagna l'iniziativa, i cui dettagli sono consultabili sul sito www.pergiumai.ch.
Infopoint della riserva forestale
Uno degli edifici di Piaröi sarà destinato, una volta restaurato, a diventare un infopoint per la futura riserva forestale delle Valli di Giumaglio e Coglio, promossa dai patriziati locali.
L'associazione Per Giümai, fondata nel 2022 e composta da una sessantina di soci, si impegna nella tutela del patrimonio di Giumaglio ed in particolare nella salvaguardia e nella valorizzazione delle testimonianze, nonché i patrimoni architettonici, culturali, naturalistici e paesaggistici del villaggio.
Un primo intervento sarà su uno degli edifici nello stato più precario, in un secondo tempo toccherà pure agli altri