Corriere del Ticino

Un anno «record» per la Banca CIC, a sostegno dell'economia svizzera

/ L'affiliata basilese del gruppo bancario francese Crédit Mutuel chiude l'esercizio 2023 con un balzo dell'utile (+55,7%) e una crescita nel segmento strategico dei crediti commercial­i e privati - Per la CEO Livia Moretti il buon risultato è frutto anche

- Dimitri Loringett

Il 2023 è stato contraddis­tinto da una «performanc­e record» per Banca CIC (Svizzera) SA, con un utile netto di 40,7 milioni di franchi (+ 55,7%) che l'istituto basilese, affiliato al gruppo bancario francese Crédit Mutuel, definisce «storico» e che riflette i cambiament­i strategici avviati lo scorso anno dalla nuova direzione assunta dalla CEO Livia Moretti.

In particolar­e, Banca CIC si è riposizion­ata a sostegno dell'economia svizzera nell'ambito della concession­e di crediti, con i prestiti ipotecari che registrano un aumento a 7,3 miliardi di franchi (+ 2,5%) e i crediti alla clientela saliti a 2,5 miliardi (+ 0,9%). I fondi propri totali sono aumentati a 849 milioni (+ 3,5%) e la quota complessiv­a di capitale al 14,6%, mentre la liquidità, sia a breve termine (LCR, al 214,9%), sia a lungo termine (NSFR, al 115,6%), supera ampiamente il requisito minimo legale.

L'influsso dei tassi d'interesse

A influire in modo significat­ivo sul risultato della banca, che è presente in Ticino dal 1997 con una sede a Lugano (e fino al 2015 anche a Locarno), è il risultato di operazioni su interessi: la cifra lorda ammonta a 149 milioni di franchi (+27,9%), mentre il margine d'interesse netto ammonta a 111 milioni (+8,7%).

A Livia Moretti chiediamo il motivo di questa differenza e una prospettiv­a sull'anno in corso, vista la tendenza a un ribasso dei tassi d'interesse a seguito del primo allentamen­to effettuato dalla Banca nazionale svizzera che a marzo ha ridotto il tasso di riferiment­o di 25 punti (dall'1,75% all'1,5%). «La differenza tra il risultato lordo e il risultato netto deriva dagli accantonam­enti che sono stati costituiti e che corrispond­ono alla nostra politica di gestione prudente del rischio di credito», risponde la dirigente.

Riguardo invece ai tassi d'interesse, «è difficile prevedere l'andamento futuro - prosegue Livia Moretti -, ma effettivam­ente c'è il rischio che siano meno favorevoli quest'anno. Monitoriam­o le fluttuazio­ni dei tassi d'interesse, a cui reagiamo con misure adeguate di gestione del bilancio. Tuttavia, questo fattore non sarà l'unico a determinar­e i nostri risultati e non riguarderà solo la nostra istituzion­e, ma tutti gli attori del settore bancario. Inoltre, i risultati non sono determinat­i solo dalla politica dei tassi di interesse. Nel caso della nostra performanc­e del 2023, dobbiamo anche considerar­e altri elementi, come la nostra politica commercial­e, la gestione dei costi controllat­a o la politica di rischio prudente».

Non solo crediti

A proposito di politica commercial­e, nel 2023 Banca CIC (l'acronimo sta per Credito industrial­e e commercial­e) effettuerà quest'anno un aumento di capitale di 300 milioni di franchi, frutto anche delle sinergie con il Gruppo Crédit Mutuel (il quarto per dimensione in Francia) a sostegno della sua strategia creditizia.

Alla dirigente d'origine lussemburg­hese con un trascorso anche presso la Banca centrale europea, chiediamo se il suo istituto intende privilegia­re il credito in ambito commercial­e o in quello privato. «Banca CIC ha la missione di servire tutte le esigenze dell'azienda e dell'imprendito­re o cliente privato benestante, motivo per cui offriamo un'ampia gamma di prodotti e servizi, sia in termini di finanziame­nto, con i crediti ad esempio, sia di investimen­to. La nostra offerta comprende ad esempio (e non tutti) la gestione dei fondi di previdenza, il sostegno alle esportazio­ni, la gestione del capitale circolante e della tesoreria, il factoring, la progettazi­one di mandati su misura o i mercati valutari».

Più personale, anche in Ticino

Il piano strategico 2024-2027 di Banca CIC (Svizzera) prevede anche il rafforzame­nto dell'organico: in una nota si legge infatti che l'istituto, che conta attualment­e 450 collaborat­ori e collaborat­rici attivi in sette località (Friburgo, Ginevra, Losanna, Neuchâtel, Lucerna e Lugano, oltre alla sede centrale di Basilea) intende assumere complessiv­amente 80 nuove forze lavoro nel Paese.

E in Ticino? Ancora Livia Moretti: «L'assunzione di nuovi collaborat­ori riguarda tutte le regioni che copriamo tramite le nostre sette succursali, tra cui quella di Lugano. In Ticino siamo interessat­i a profili con esperienza sia nel campo del finanziame­nto sia del collocamen­to. Cerchiamo di rafforzare il nostro team esistente in tutti i settori della banca - dal reparto commercial­e al back office, al middle office e ai servizi generali - per poter garantire una sana crescita operativa. Vogliamo «crescere» in tutti i sensi, anche in termini di evoluzione basata sulla diversific­azione dei profili dei nostri collaborat­ori».

Sui tassi d'interesse c'è il rischio che siano meno favorevoli quest'anno, per noi come per tutti gli attori del settore bancario Livia Moretti CEO Banca CIC (Svizzera) SA

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