Due colpi in rapida successione Lo Zurigo è a un passo dal titolo
/ Gli ZSC Lions vincono gara-5 alla Swiss Life Arena e domani a Losanna possono laurearsi campioni La simulazione di Glauser a metà partita cambia l'energia in pista - Decisive le reti di Lammikko e Rohrer in 51 secondi
Bang, bang. Due colpi ravvicinati. Forse letali per l'esito del campionato. Il primo lo ha sferrato Lammikko, il secondo Rohrer. Per la terza volta in questa appassionante finale, gli ZSC Lions hanno vinto in casa loro. E per la terza volta hanno fatto la differenza segnando due reti fondamentali in rapida successione. Sempre nella seconda parte del periodo centrale. Un copione che si ripete con grande cinismo, per la disperazione del Losanna. Tra l'1-0 del finlandese (37'27'') e il 2-0 dell'austriaco (38'18''), ieri sera sono passati soltanto 51 secondi. In gara-1 ne erano trascorsi 96 tra l'1-1 di Weber e il decisivo 2-1 di Grant.
In gara-3 c'era voluto un po' più tempo: 3 minuti e 3 secondi tra il 2-2 di Weber e il 3-2 di Malgin. Bang, bang. E a conquistare il «match point», in questa serie, è proprio la squadra di Marc Crawford, ora avanti 3-2. Domani alla Vaudoise Arena ci sarà anche la coppa. Che, comunque vada, prenderà poi l'autostrada per Zurigo: in mano ai campioni o ancora senza padroni per la «bella» di martedì alla Swiss Life Arena?
Sprechi vodesi
Il Losanna ci ha provato, come sempre. Di più: ha dominato il primo tempo. In particolare i primi 9 minuti, nei quali si è perso il conto delle occasioni create (e sprecate) da Raffl e compagni. Compatto, organizzato
e aggressivo, il complesso di Geoff Ward ha a lungo ammutolito il pubblico di casa. Lo Zurigo, statico e pasticcione, ha iniziato a prendere vita a metà della prima frazione, trovando ritmo in powerplay. Ma alla prima sirena sono stati gli ospiti a mangiarsi le mani per lo 0-0 sul tabellone.
Un'altra storia
Nel secondo tempo, però, è cambiato tutto. Gli ZSC Lions - tornati in pista senza gli infortunati Weber e Balcers hanno subito cambiato marcia, pattinando il doppio di prima e andando ripetutamente al tiro. A dare una svolta al match, soprattutto sul piano emotivo, è stata una penalità fischiata al 28' a Grant per un colpetto di bastone ai danni di Glauser. Il difensore vodese ha accentuato l'entità del fallo, aizzando i tifosi locali e facendo arrabbiare i giocatori avversari. Sfruttando questa botta di energia, lo Zurigo ha superato brillantemente l'inferiorità numerica, andando poi a spingere per trovare il gol del vantaggio. Da posizione angolatissima, quasi impossibile, Lammikko si è inventato l'1-0 con la complicità di Hughes. Poco dopo, Rohrer ha raddoppiato. Bang, bang. Impressionante il totale dei tiri nel periodo centrale: 15 a 1.
Gestione autoritaria
Nel terzo tempo il Losanna ha avuto le sue occasioni migliori nei primi 7 minuti: un palo di Rochette e un power-play. Poi gli ZSC Lions hanno gestito il doppio vantaggio con grande autorità e sicurezza, difendendo con ordine lo «shutout» dell'ottimo Hrubec (riscattatosi dopo la controprestazione di gara-4) e andando poi a chiudere i conti con il 30 a porta vuota di Sigrist.
La squadra di Ward ha iniziato meglio ma nel secondo tempo i padroni di casa hanno dominato
Non è finita
Lo Zurigo è a un solo passo dal suo decimo titolo nazionale. Ma sul ghiaccio amico, il Losanna si è fin qui dimostrato superiore ai Lions. Tutto, insomma, resta incerto, anche se la maggiore esperienza di Geering e compagni potrebbe spostare definitivamente l'angolo della bilancia.