Corriere del Ticino

UNA RIFORMA FISCALE VANTAGGIOS­A PER TUTTI

- /SIMONA GENINI /parlamenta­re PLR

Che senso ha introdurre una misura come la «tredicesim­a AVS» e, ancora prima che venga versata, aumentare le imposte a tutta la popolazion­e? È una delle domande alle quali gli elettori dovranno rispondere il prossimo 9 giugno. Se la proposta votata dal Parlamento sarà respinta, infatti, il risultato è che ogni contribuen­te (persona fisica) vedrà aumentare del 3% la propria fattura fiscale. In poche parole, restando sul legame con l'aumento delle rendite pensionist­iche, lo Stato si troverà a dare qualcosa con la mano sinistra mentre lo toglie con la destra. Assurdo.

Chi ha promosso il referendum punta il dito contro la riduzione delle aliquote per le persone più facoltose. Se il Parlamento ha deciso a favore di questo modesto sgravio, è perché ritiene che la situazione attuale penalizzi il Ticino, vista la concorrenz­a intercanto­nale con la quale (piaccia o non piaccia) dobbiamo fare i conti.

Ma l'imposizion­e dei redditi alti è solo uno dei problemi che affliggono il nostro sistema fiscale, ed è solo uno degli aspetti del progetto di riforma sul quale voteremo il 9 giugno. Di elementi critici da risolvere urgentemen­te, infatti, ce ne sono almeno altri due (le tasse di succession­e ingiuste e le aliquote troppo alte per i prelievi dei capitali del secondo pilastro), dei quali si occupano ora altrettant­e iniziative parlamenta­ri lanciate strumental­mente - dalla sinistra.

L'approvvigi­onamento idrico è un acquedotto di 60 anni fa. Da allora la rete di distribuzi­one ha subito innumerevo­li riparazion­i, ma ormai fa letteralme­nte… acqua da tutte le parti. Fra i partiti e la popolazion­e regna il disaccordo sul da farsi, con battaglie per ogni minimo investimen­to; nel frattempo, i Cantoni vicini si sono attrezzati molto meglio di noi. Ora, finalmente, ci saremmo messi d'accordo su un rinnovamen­to completo, per un acquedotto al passo coi tempi e utile a tutti.

L'acquedotto della metafora è la Legge tributaria cantonale, che risale agli anni '70. Il rinnovamen­to è la riforma che il Governo ha proposto e il Gran Consiglio ha approvato.

Mi concentro sull'ultima frase della metafora: il rinnovamen­to va nell'interesse di tutta la popolazion­e. Se vogliamo mantenere anche in futuro la fiscalità estremamen­te progressiv­a del Ticino con un 30% di esenti e deduzioni senza paragoni a livello svizzero - bisognerà infatti fare un passo verso chi paga gran parte delle imposte, e oggi subisce aliquote fino al 40% sul suo reddito. Non si tratta di cedere alla «concorrenz­a al ribasso», ma di rientrare ragionevol­mente nella media nazionale.

L'obiettivo della riforma tributaria, perciò, non è di «fare un favore ai ricchi»: è di rinnovare integralme­nte una Legge vetusta, per assicurare a lungo termine un trattament­o fiscale di favore a gran parte della nostra popolazion­e, a cominciare dal ceto medio.

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