Il compost: la giusta ricetta per un terreno in piena forma
Il compost, più correttamente denominato “Ammendante Compostato Verde”, viene prodotto in impianti industriali che, attraverso un processo biologico controllato, degradano e trasformano in humus gli scarti organici vegetali raccolti separatamente. Recuperare gli scarti organici trasformandoli in un fertilizzante organico come il compost, rappresenta infatti un sistema efficace per contribuire in modo significativo all’uso sostenibile delle risorse ambientali.
A Taverne la piazza di compostaggio (Caiscio Compost Sagl e ComposTI SA) è da anni un sicuro punto di riferimento per queste produzioni dall’elevato valore aggiunto.
Al suo ingresso già si notano distintamente i cumuli di compost, testimonianza di un processo lungo tre fasi che vanno dalla raccolta del materiale fresco e macinazione, alla bio-ossidazione, fino alla piena maturazione. La lavorazione ha infatti una durata minima che varia dai sei agli otto mesi, il tempo necessario per ottenere un prodotto veramente di ottima qualità.
Gli usi del compost sono diversificati, spaziando dall’impiego nelle pratiche agronomiche a quelle florovivaistiche che prevedono un contatto diretto del prodotto con la radice. In agricoltura è utilizzato per la fertilizzazione del suolo, per aumentare i contenuti di sostanza organica e gli elementi nutritivi dei terreni, migliorandone le caratteristiche strutturali e biologiche. Paragonato al letame, il compost – a parità di peso – ha performance migliori: contiene il 50% in meno di acqua, il 55% in più di sostanza organica, il doppio dell’azoto e una quantità lievemente inferiore di potassio, mentre simile è il contenuto di fosforo.
ComposTI, azienda Ticinese impegnata nella produzione di terricci, utilizza inoltre il compost come base per produrre diversi tipi di terricci, destinati a diverse altre pratiche professionali, nel caso specifico nei settori hobbistici di florovivaismo e paesaggismo.