Centro Professionale del Verde di Mezzana
Un mondo di opportunità formative legate alla terra
L’Istituto agrario fondato a Mezzana nel 1913, nato per rispondere alle esigenze di un Ticino ancora profondamente rurale, si è conquistato nel tempo un ruolo decisamente importante, giustificato dalle tante innovazioni tecniche e metodologiche, oggi riconosciute come strumenti necessari a preservare e tramandare il ruolo del verde nella nostra società urbanizzata. Negli ultimi due decenni la scuola si è allargata, ampliando i propri orizzonti oltre il settore dell’agricoltura, accogliendo dapprima i selvicoltori e poi i giardinieri, gettando le basi per quello che nel 2012 è diventato il Centro Professionale del Verde. Suo vice-direttore è Mauro Poli, già presidente di JardinSuisse Ticino.
D. Mauro Poli, il Centro Professionale del Verde (CPV) di Mezzana offre una formazione di base a circa 400 allievi attivi nelle diverse aree, ma propone anche corsi di formazione continua a professionisti come pure ad amatori non necessariamente legati a questi settori. Ci vuole spiegare com’è organizzata la vostra formazione professionale?
R. La nostra formazione inizia generalmente dopo le scuole dell’obbligo, seguendo un percorso di tirocinio che, in tre anni, sfocia nell’Attestato Federale di Capacità (AFC). In questo periodo lo studente matura una vasta esperienza grazie all’alternanza di teoria e pratica, di scuola e formazione aziendale. Dopo il conseguimento dell’Attestato si può puntare alla maturità professionale e accedere alle scuole universitarie professionali oppure frequentare corsi post-formazione e ottenere il titolo di capo-giardiniere, garantendosi così l’accesso alla maestria federale. Per i ragazzi che hanno maggiori problemi di apprendimento, invece dell’Attestato Federale di Capacità c’è la possibilità di conseguire in soli due anni un Certificato di Formazione Pratica (CFP), strumento di conoscenza base utile per l’inserimento nel mondo del lavoro, dove le conoscenze verranno poi approfondite nella pratica quotidiana.
D. Entriamo nei dettagli: quali sono le aree di studio proposte a Mezzana e quali figure professionali vengono formate?
R. Sono tre le aree formative proposte dal nostro Centro Professionale: l’area dell’agricoltura con cinque corsi AFC, ossia agricoltore, orticoltore, viticoltore, cantiniere e tecnologo del latte, affiancati dai due corsi CFP custode dei cavalli e addetto alle atti
vità agricole. Poi abbiamo l’area di selvicoltura con un corso omonimo AFC/CFP e quattro corsi – anche questi proposti con Attestato Federale o Certificato di Formazione, riuniti invece nell’area botanica, che è il settore numericamente più importante a Mezzana: in questo caso parliamo di corsi per giardinieri paesaggisti, vivaisti, floricoltori e fioristi. Proposte davvero allettanti che coniugano sempre l’attività pratica e artigianale con la tecnica e la natura, la manualità con lo studio, perchÈ il sapere è condizione necessaria per poter realizzare qualcosa di bello e utile, necessario a migliorare l’ambiente in cui tutti noi viviamo.
D. Restiamo nell’area della botanica: il corso per giardiniere paesaggista è da sempre parecchio gettonato ma, come ci ha ricordato, esistono anche percorsi altrettanto affascianti come per i giardinieri vivaisti, i floricoltori e i fioristi. Quali sono le loro caratteristiche e perché un giovane dovrebbe affrontare questo tipo di studio?
R. Indubbiamente il fascino del percorso per ottenere la qualifica di giardiniere paesaggista è innegabile: attira l’immagine di poter costruire e mantenere giardini pubblici e privati, ideare e realizzare spazi verdi, aiuole, stagni e giochi d’acqua. Ma qui il verde è ornamentale: per conoscerlo e coltivarlo è necessario infatti il vivaista, il cui compito è appunto quello di moltiplicare, coltivare e trapiantare latifoglie e aghifoglie, cespugli ornamentali e da fiore, piante rampicanti e da siepe, piante da frutto e bacche, rose di diverse specie, consigliando e guidando il cliente – che sia un semplice appassionato o un professionista – nella scelta migliore. Poi c’è il floricoltore che deve seminare, moltiplicare, coltivare e curare piante annuali e perenni da fiore, nonchÈ piante verdi da interno: a lui il compito delicato di utilizzare tecniche di coltivazione per sfruttare in modo ottimale le capacità naturali di sviluppo dei vegetali. Infine c’è il fiorista, lo specialista nella cura, nel trattamento, nella lavorazione e nella vendita di piante e fiori recisi. Tanti percorsi, tutti affascinanti, ricchi di spunti e sicuramente di grande attrattività nonchÈ di opportunità lavorative. Ai nostri giovani, dunque, la scelta del corso per gettare le fondamenta del proprio futuro.