Manutenzione dei prati fioriti
I tagli di manutenzione, effettuati al momento giusto, sono cruciali per lo sviluppo ottimale di una superficie inerbita con fiori selvatici. Tre passaggi di falciatura devono essere pianificati ogni anno per garantirne lo sviluppo ottimale ed una continuità nella riproduzione. 1° taglio
Di solito le graminacee sono più concorrenziali nella crescita rispetto ai fiori selvatici. Per evitare quindi che i delicati fiori vengano ombreggiati dalle graminacee (compromettendone lo sviluppo), il primo taglio viene effettuato verso aprile, quando la vegetazione è alta circa 20 cm. Questo procedimento può essere portato a termine per esempio con un tosaerba munito di sacco di raccolta (se non disponibile, i residui del taglio devono essere imperativamente rimossi). L’altezza di taglio deve rimanere tra i 6cm e i 10cm. La fioritura, nonostante lo sfalcio, avverrà comunque nei mesi di maggio e giugno.
2° taglio
Viene effettuato verso la fine di giugno. Come regola generale osservare le margherite: quando sono sfiorite è giunto il momento di sfalciare. Anche se reputate la superficie ancora bella, tagliate comunque. Ogni ritardo nel taglio permette alle graminacee di riprodursi e quindi di insediarsi all’interno della superficie. L’altezza di taglio, anche qui non deve mai scendere sotto i 6 cm di altezza. Idealmente, durante questo procedimento, i residui di taglio vengono lasciati essiccare per circa una settimana all’interno della superfice. In questo modo, i semi maturi rimasti attaccati alle piante possono venir rilasciati e ricadere sulla superficie. In seguito rastrellare ed asportare i residui di taglio.
3° taglio
Da effettuare a fine ciclo vegetativo (da metà settembre a metà novembre). Questo taglio è da effettuare per aumentare la superficie fogliare dei fiori selvatici in via di germinazione, preparando la superficie per una fioritura ancora più rigogliosa durante l’anno seguente. Altezza di taglio sempre tra 6cm e 10 cm, in seguito asportare i residui.