La televisione di ieri in disarmo, oggi qualcosa si muove
C’è stato un tempo, non tanto lontano, in cui la tv generalista chiudeva per ferie. L’assenza dei suoi protagonisti, intenti a svacanzare, coincideva con la desertificazione dei palinsesti. Il povero spettatore costretto a casa finiva per doversi sorbire fondi di magazzino, cascami condotti da dilettanti allo sbaraglio, film e telefilm di serie B strareplicati. Per vedere qualcosa di interessante gli toccava rifugiarsi sulle paytv e sulle piattaforme streaming più attrezzate, che però non sono accessibili gratuitamente. Certo, quella estiva resta una stagione sottotono per la tv generalista: pochi i grandi titoli e le serie in prima visione, ancora meno gli esperimenti di prodotto che sarebbe utile mettere in campo per preparare l’autunno e rinnovare volti e programmi. Ma ora almeno qualche germoglio di un lento ma progressivo cambiamento si avverte qua e là, anche in agosto. Giovedì scorso si è concluso su RAI 3 il ciclo di RAI Cultura La Grande Opera all’Arena di Verona con il Nabucco di Giuseppe Verdi, preceduto sul finire di luglio da La Traviata verdiana e dalla Carmen di George Bizet, entrambe accomunate da regia e allestimento di Franco Zeffirelli.
La crisi della politica italiana fa esplodere due generi: informazione e approfondimento. Il terzo polo televisivo di proprietà di Urbano Cairo si muove per primo. La caduta del governo Draghi e le elezioni del prossimo 25 settembre spingono LA7 a modificare prontamente il palinsesto per dare spazio agli speciali TG (la troppo tarda resipiscenza non le gioverebbe): fuori le repliche, dentro da subito La corsa al voto, il lunedì e il mercoledì in prima serata. Così come in luglio, anche in agosto la RSI punta sul cinema e non ci fa mancare quei classici che non ci stancheremo mai di rivedere, complice una serie di anniversari, due su tutti i sessant’anni dalla morte di Marilyn Monroe e i quaranta dalla scomparsa di Ingrid Bergman. Ieri in seconda serata su LA2 è andato in onda Quando la moglie è in vacanza (1955), un capolavoro della commedia diretto da Billy Wilder (primo omaggio alla star hollywoodiana il giorno precedente in terza serata su LA1: il documentario di Michele Dominici Marilyn all’ombra del mito); il 14 agosto sarà la volta di Casablanca, cult movie imperdibile firmato da Michael Curtiz nel 1942, su LA2 alle 21. Ancora a proposito di cinema, il fuoriclasse della cultura, autore e conduttore di Cliché, è stato mobilitato per l’operazione più interessante della RSI in preapertura del Locarno Film Festival: Locarno Confidential: Locarno 75 per celebrare i settantacinque anni della kermesse (il documentario è ora visibile sulla piattaforma streaming SSR Play Suisse). Quando Lorenzo Buccella mette il suo nome su un nuovo prodotto, l’attesa è sempre alta. La recensione nella prossima rubrica.