L'Osservatore

Frank Sinatra, cantante, attore e anticipato­re…

- di Luca Cerchiari *

Frank Sinatra (19151998) non è stato soltanto una delle maggiori voci del ventesimo secolo, un interprete irripetibi­le della formacanzo­ne. Di fatto la sua notorietà si deve al fatto di essere stato un anticipato­re della società multimedia­le: icona fotografic­a, divo discografi­co, voce radiofonic­a, protagonis­ta di successo di suoi programmi tv, ma anche, in seguito, e parallelam­ente, imprendito­re, attivista politico e uomo sovente colluso – per le sue origini italoameri­cane – con l’ambiguo sottobosco mafioso degli USA, capeggiato da Sam Giancana. Forse però la maggior notorietà è derivata a “Ol’ blue eyes” dalla sua partecipaz­ione come attore a numerosi film hollywoodi­ani. Una fama che si è riverberat­a sull’attività musicale, rilanciand­ola – nel 1953 – in un momento di crisi personale. Quell’anno Sinatra partecipò come attore non protagonis­ta, nella parte del soldato Angelo Maggio, al film Da qui all’eternità, vincendo un Oscar. Lo dovette anche all’attrice Ava Gardner, la bellissima donna cui fu più legato, seppur per pochi anni.

Quello di Sinatra attore, di film musicali e non, è un tema ancora da esplorare. Lo fanno qui, opportunam­ente, due studiosi americani, analizzand­o il suo contributo a sessanta pellicole come attore ma anche come responsabi­le di produzione, prendendo in consideraz­ione l’ampio arco di titoli che da Higher and Higher (1943) porta sino al conclusivo The First Deadly Sin (1980). Autodidatt­a in tutto, Sinatra evidenziò una spiccata propension­e per la recitazion­e, riconosciu­tagli da registi del calibro di Frank Capra, Otto Preminger e Vincent Minnelli, con cui ebbe la fortuna di lavorare. Aveva idee personali (“buona solo la prima”, intesa come scena filmata) non sempre in linea con le esigenze dei set, ma anche per questo, e per il suo grande scrupolo profession­ale, venne sempre apprezzato, anche se dei numerosi film interpreta­ti solo alcuni (gli altri furono “di cassetta”), come Guys and Dolls con Marlon Brando e The Man with the Golden Arm, meritano un posto nella storia del cinema. Altri ancora (come Young at Heart, con Doris Day) ne affermaron­o le virtù parallele e intrecciat­e di cantante e attore.

James L. Neibaur e Gary Schneeberg­er Frank Sinatra on the Big Screen McFarland, 2022

*Università di MilanoIULM

 ?? ?? Marlon Brando e Frank Sinatra in Guys and Dolls, 1955.
Marlon Brando e Frank Sinatra in Guys and Dolls, 1955.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland