Le diverse strade dell’ispirazione
Claude Nobs (19362013) è stato un organizzatore concertistico e dirigente discografico svizzero di notevole caratura. Conosciuti i fratelli Ertegun della celebre etichetta Atlantic durante un soggiorno newyorkese, ebbe l’idea di creare un Festival del jazz a Montreux, che in effetti nacque a inizio degli anni Settanta ed ebbe da subito molto successo. Il Festival, nel tempo, da squisitamente jazzistico divenne, com’è ancora oggi, una rassegna aperta a musiche diverse, ed è stato il riferimento imitativo di manifestazioni come l’Estival ticinese. Ma già nei primi anni Settanta Montreux si fece notare per la regolare presenza di gruppi musicali di area rockpop. La cosa è stata ben riassunta in questi giorni con la messa in onda, sulle reti televisive Sky, di un documentario sui quarant’anni del celebre gruppo rock inglese Deep Purple. Il complesso, allora all’apice della sua fama e del suo potenziale espressivo, venne invitato da Nobs a esibirsi a Montreux ed a registrare un disco nel Casinò della città lacustre. Ma essendo costruito principalmente in legno, esso subì un incendio che lo distrusse in poche ore, costringendo organizzatori e pubblico ad una fuga veloce quanto priva di conseguenze. Il fatto, com’è spesso accaduto nella storia della musica, ispirò la composizione di un brano musicale, Smoke on the Water, con un testo del bassista Roger Glover (che vi cita sia Montreux sia Claude Nobs, oltre a Frank Zappa, altro invitato al Festival) e musica del celebre chitarrista Ritchie Blackmore. Il brano, sul quale i Deep Purple non avevano scommesso granché, divenne invece un grande successo, uno degli
highlights del disco Machine Gun del 1972. Il gruppo, che per la defezione improvvisa del cantante Ian Gillan si sarebbe sciolto poco dopo, lo dedicò a Claude Nobs, che dal 1973 divenne responsabile europeo del gruppo discografico Wea (WarnerElektraAtlantic), collegandone numerose produzioni al Festival estivo.