Lo assicuro: cambia il ritmo, non il motivo
Quale voce giunge dal suono delle onde / che non sia quella del mare? / È la voce di qualcuno che ci parla / e se ascoltiamo, tace / perché si è ascoltato. / Ma se ci andiamo svegliando / tace la voce e c’è solo il mare.
La nuova normalità nel settore assicurativo al centro di un convegno al Centro Studi Villa Negroni ha visto tre figure di spicco alternarsi al podio. Dopo un’introduzione del Presidente Alberto Petruzzella, si sono confrontati Philomena Colatrella, amministratore delegato di CSS Assicurazioni, Sergio Pietro Ermotti, Presidente del CdA di SwissRe, e Fabrizio Petrillo, amministratore delegato di AXA. La “riassicurazione” ha spiegato Sergio Ermotti, assicura le varie compagnie, fornendo loro come prestatore di ultima istanza l’opportunità di equilibrare il mercato permettendo a tutti la capacità di copertura dei vari rischi. Per esempio, nei Paesi emergenti non tutti possono permettersi l’assicurazione, mentre la riassicurazione assorbe le variabili del sistema e consente la massima diversificazione tra i rischi. Non a caso la Svizzera è il terzo mercato delle riassicurazioni dopo USA e Germania. Swiss Re ad esempio ha 130 mila dipendenti nel mondo, di cui un quarto in Svizzera che pure rappresenta solo il 2% dei premi del suo mercato. Col suo know how permette di modellare i singoli prodotti assicurativi in modo adeguato. Di certo i rischi sono in netto aumento nel mondo e si realizzano con maggior frequenza. Ogni aumento dell’1% di inflazione nel mondo conduce 10 milioni di persone in povertà. Pensiamo poi ai problemi della salute e contagi al Cy
ber Risk che pesa per 1,1 trilioni di dollari, al cambio climatico (82 miliardi per le sole inondazioni) e alle controversie legali (social inflation) che valgono 17 miliardi e che spesso richiedono risarcimenti “politici”. Inoltre, nel mondo, il 75% dei rischi non sono assicurati e questo determina il Protection Gap (5 abitanti su sei negli USA, il 60% delle auto in Messico, i terremoti non assicurati in Europa, mentre in Cina solo un terzo dei danni ha la copertura). Sono rischi e opportunità per il settore. Occorrono modelli di Risk Management, dice Ermotti, anche per il cambiamento climatico. Lo scenario ESG produce esodo di dipendenti e persino denunce: il settore è in netto movimento e occorre remunerare i rischi che si prendono, trasformando il business in maniera dinamica. Philomena Colatrella ha posto l’accento sulla salute come megatrend: non esser malati è un’eccezione. Nelle ultime statistiche i giorni di malattia sono stati 22 in media, in netta salita. Bisogna convivere con la malattia, guarire e “rimanere” in buona salute prevenendo con la fisioterapia, un mercato da 83,3 miliardi di franchi. C’è comunque bisogno di dati anche in forma anonima per sensibilizzare la gente. Fabrizio Petrillo invece ha messo in risalto l’apporto dell’online ove si informa il 70% dei clienti e che in ogni modo ha generato la scomparsa di montagne di carte. Ma i bisogni del cliente restano immutati e la relazione di fiducia è la carta vincente. La tavola rotonda finale è stata poi moderata da Samuele Donnini, Presidente di ASA Ticino. A fronte delle nuove esigenze formative il Centro Studi Villa Negroni ha ideato e sviluppato il “CAS Insurance Management”, il primo programma di formazione universitaria continua in ambito assicurativo offerto nella Svizzera italiana realizzato in collaborazione con l’USI e i professionisti del mondo assicurativo.