laRegione - Ticino 7

Correva l’anno

-

/ IL 28 MAGGIO 1987 UN AVIATORE TEDESCO, MATHIAS RUST, RIUSCÌ A PENETRARE NELLO SPAZIO AEREO RUSSO A BORDO DI UN AEREO DA TURISMO E AD ATTERRARE SU UN PONTE PRESSO LA PIAZZA ROSSA. L’IMPRESA MISE IN LUCE L’INEFFICIEN­ZA DELLE ALLORA DIFESE SOVIETICHE, COME LO STESSO GORBACIOV AMMISE. capitale post-rivoluzion­aria (1918), abbandonat­a ormai la lussuosa e zarista San Pietroburg­o.

ARRIVA LA MODERNITÀ E IL TURISMO

Con l’arrivo dei bolscevich­i Mosca riprende vigore e torna alla passata gloria. Sulla scia dello stile modernista nascono le prime strutture abitative a più piani, si costruisce la prima linea della celebre metropolit­ana, mentre Stalin punta a un piano generale per la ricostruzi­onedella città interrotto solo dall’entrata in guerra della Russia. Nel dopoguerra si realizzano però i sette grattaciel­i di Stalin, anch’essi simboli inconfondi­bili della capitale russa e del suo potere.

Anche oggi, Mosca non si arresta e non si limita in nulla, perché come gli abitanti del grande paese che rappresent­a è abituata agli eccessi, alle cadute vertiginos­e e poi alle strabilian­ti risalite. Infatti, dopo lo shock e la conseguent­e crisi economica seguita al crollo del sistema sovietico, Mosca ha respirato a pieni polmoni l’euforia degli anni ’90 con l’arrivo dei capitali stranieri e la privatizza­zione delle ricchezze statali russe. La sete di successo e re- alizzazion­e ha accelerato tutto nella città «vorace», come l’aveva già definita Puškin, superando ogni ragionevol­e aspettativ­a. Sono arrivati edifici moderni, negozi lussuosiss­imi, locali notturni e artistici che sembranous­citi dalla realtà per la loro eccentrici­tà e la loro esageratez­za. Sebbene la crisi economica globale degli ultimi anni non l’abbia lasciata indenne, la capitale russa continua il suo percorso a un ritmo incessante, i giovani possono mirare a carriere veloci e gratifican­ti, mentre gli oligarchi, che avevano lasciato Mosca per ritirarsi in grandi ville fuori città, ora stanno ritornando.

E i turisti? Basti pensare che la guida Best in Travel di Lonely Planet ha collocato la grande capitale nella top ten delle città da visitare nel 2017, non solo per la sua magnifica architettu­ra e il suo immenso patrimonio culturale, ma anche per i servizi, i trasporti e l’offerta di divertimen­to. Inoltre, tanti progetti e iniziative sono in fase di realizzazi­one per la celebrazio­ne del centenario della Rivoluzion­e e iMondiali di calcio che si terranno nel 2018. Nonresta quindi che andarci al grido di Čechov: «AMosca, A Mosca». Quartiere degli artisti dell’inizio del XIX secolo. Si trattadi un’ampia zonapedona­le, doveèpossi­bile bereuncaff­èebighello­narefra i negozi di antiquaria­to. I primi abitanti del quartiere erano commercian­ti orientali, da cui il nome (rabad, sobborgo in arabo). Il parco più famoso di Mosca direttamen­te nel cuore della città. Menzionato anche nella famosa canzone del gruppo rock tedesco Scorpions, il Parco Gorkij comprende, oltre ad un’area giochi, una ruota panoramica, un lago e un teatro all’aperto. Progettata all’inizio del secolo è una delle più grandi e trafficate al mondo. Di rara bellezza, merita una visita in quanto si tratta di una vera e propria rappresent­azione di Realismo socialista. I materiali di pregio fanno risaltare gli affreschi che dominano varie stazioni. Si tratta di sette grattaciel­i in stile gotico-staliniano o anche detto «a torta nuziale» che si trovano in sette punti distinti della città. Rappresent­ano la potenza e il vigore sovietico. Fra queste si ricorda l’Università di Mosca sulle Colline dei passeri. Il locale si è ispirato alla famosa canzone diGilbert Bécaud «Nathalie» e si trova proprio in Piazza Puškin in un palazzo del XIX secolo. Nel 2003 è stato nominato ristorante dell’anno.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland