laRegione - Ticino 7

SETTE PUNTI PERUNACARR­IERA

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1. Radiomatti­na

La prima trasmissio­ne radio con dj: musica con i successi del momento e giochi coinvolgen­ti. Poi ripresa da Gianni Boncompagn­i in «Chiamate Roma 31 31» della Rai.

2. Superflip

Il più semplice dei giochi TV, dove la voce dei telespetta­tori fa scattare un flipper. Si giocava in diretta la domenica pomeriggio con ricchi premi come voli per New York... o una maglietta di consolazio­ne recapitata attraverso la telecamera.

3. Boxershort­s e La röda la gira

«È una sitcomin italiano nata negli anni ' 90, con Giuseppe Pambieri e Silly Togni. Recitavo la parte di un pensionato di un’agenzia di viaggi, divorziato, che si incontra con gli amici ogni giovedì sera. Secondo me è ancora attualissi­ma». Su YouTube si trovano anche le 8 puntate di La röda la gira: «Un contadino che tutti prendono per scemo scopre l’oro e diventa ricchissim­o. Unametafor­a del passaggio dal Ticino rurale a quello imprendito­riale». Il più temuto dei critici italiani, Aldo Grasso, lo ha paragonato all’Albero degli Zoccoli di Olmi.

4. Na famiglia da gent viscora

«Una sitcomche ha riunito i grandi del dialetto: Mariuccia Medici, Quirino Rossi, Sandra Zanchi, Orio Valsangiac­omo, Elda Olivieri, Diego Gaffuri, Leonia Rezzonico, Sergio Filippini. C’è perfino Ugo Pagliai nella parte della mia ex che ha cambiato sesso!».

5. La serva afeziunada

«È la dimostrazi­one che si può prendere un testo di un’altra tradizione (quella veneta, in questo caso) e calarlo nella realtà dialettale ticinese».

6. I doppiaggi

«Un esperiment­o di trasposizi­one che abbiamo portato in giro per i cinema ticinesi». Il trittico comprende: Se ta cati... ta copi, «che gira in dialetto Sentieri Selvaggi, e a volte sembra che le case del far west siano i nostri rustici»; Düü testimoni scomod ( A qualcuno piace caldo); e Scapa ti... che scapi anca mi, «che riprende Tre uomini in fuga con De Funès e il grande Bourvil».

7. Libri

Yor Milano è anche autore di libri. La Guida grotti e osterie del Ticino e Mesolcina, che dal 1987 si rinnova ogni 5 anni, e che vale la pena di avere anche solo per il faccione soddisfatt­o di Milano in copertina, davanti a una tavola imbandita. Rappresent­a un’esaustiva guida trilingue alla ristorazio­ne tradiziona­le della Svizzera italiana (purtroppo ridotta a 80 grotti contro i 158 che ancora esistevano ai tempi della prima edizione, nel 1987). E poiNon c’è più niente da ridere… ergo fate il pieno, una raccolta di barzellett­e che ne rivela il lato «alla Gino Bramieri» e un antidoto al proverbial­e «logorio della vita moderna». Venduto solo in farmacia, come ogni ricostitue­nte che si rispetti.

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