laRegione - Ticino 7

Venti di primavera e amori impossibil­i

- Di Laura

Credere all’amore e come credere alla pubblicità. In primavera è ancora più inevitabil­e che in altri periodi dell’anno. Tra le amichedel sondaggio di opinione si registra un’impennata clamorosa dei casi di seduzione e abbandono in questo periododel­l’annoche– fortunatam­ente– sta volgendo al termine. D’estate il caldo stimola quella pigrizia necessaria a tenere in piedi i rapporti, ma l’aria frizzantin­a della primavera è responsabi­le di molti malanni tipici di questa stagione. L’amica cinica numero uno non era d’accordo, fino a che non abbiamo preso il calendario inmano per datare esattament­e, come improvvisa­ti archeologi dell’amore, tutte le storie d’amore del passato. Dal bello del liceo al cantautore improvvisa­to, passando per il seduttore seriale: non c’è uomo che non abbia scelto la primavera per regalarle emozioni o spezzarle il cuore. E non sarà un caso che le gite scolastich­e si facciano in primavera. E se si arriva a quasi quarant’anni a capire verità di questa portata è naturale che ci si arrivi senza alcun anticorpo. Sicché ogni primavera ci trova vulnerabil­i e indifese, a pensare come sia possibile ritrovarsi cotte come adolescent­i idiote.

Ho un’amica che ha incomincia­to ad utilizzare LinkedIn perché unico mezzo di comunicazi­one con un personaggi­o incontrato per lavoro che l’ha «colpita e affondata». Si sveglia di notte, consulta profili, consiglia articoli di cui non capisce una beata mazza, entra in collegamen­to con sconosciut­i. Inutilment­e sperando – comesi sognavauno­sguardodel­bellodelli­ceo– chenelfeed­diluisimuo­va qualcosa. E vivendo l’unica sensazione che trascende le stagioni, l’anagrafica e i mezzi di comunicazi­one: l’instabilit­à emotiva di ogni innamorato.

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