SETTE ESEMPI VIRTUOSI
1. Stati Uniti
Washington vanta una lunga storia nella pianificazione, promozione e salvaguardia delle foreste urbane. Già nel 1872, su ordine del governatore del distretto di Columbia Alexander Shepherd, furono piantati 60mila alberi per «migliorare la qualità di vita nella capitale della nazione».
2. Australia
Nel 2007 a Brisbane è partito il progetto The2Million Trees project con lo scopo di ripristinare la boscaglia, sviluppare sentieri per gli animali selvatici, produrre ombra per rinfrescare la città e mantenere verde il volto di Brisbane. Progetto riuscito: nel 2012 è stato piantato il duemilionesimo albero.
3. Giappone
Durante la Seconda guerra mondiale a Tokyo il numero degli alberi scese da 105mila a 42mila. Oggi, grazie a decenni di strategia di promozione delle aree verdi, gli alberi a Tokyo sono più di 235mila mentre si contano quasi 22mila ettari di foreste.
4. Irlanda del Nord
A Belfast, a partire dal 1998, sono stati piantati circa 200mila alberi nelle diverse aree verdi, parchi, spazi ricreativi, scuole, aziende e lungo le rive dei fiumi.
5. Inghilterra
A Londra c’è un progetto in corso, l’i- Tree Eco Project, che consiste nel misurare e valutare i benefici che gli alberi apportano alla città e ai suoi abitanti in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico e smaltimento dell’anidride carbonica.
6. Italia
Milano è tra le città candidate per ospitare il Congresso forestale mondiale del 2021. A sostenerne la candidatura è l’architetto Stefano Boeri, diventato famoso per il suo progetto Bosco Verticale, secondo il quale dobbiamo immaginare un rapporto nuovo tra boschi, foreste e città, dobbiamo portare i boschi e la biodiversità all’interno delle città.
7. Svizzera
Zurigo, Baden e Winterthur sono le tre città svizzere più attive sul piano della forestazione urbana e non solo a livello cittadino. In queste zone i boschi non vengono considerati soltanto come fonte di legname, ma anche come luoghi di incontro, svago e benessere.