laRegione - Ticino 7

Han Sessions. Lo sport e l’arte sono lamia salvezza

Lo sport e l’arte sono lamia salvezza

- di Keri Gonzato

La fattoria dello zio a Gravesano, le ruote dello skate sull'asfalto, le strade di Molino Nuovo, le scoperte che si fanno solo a piedi, le chiacchier­e rubate a due sconosciut­i al bancone del bar, la magia delle case per anziani: vedere il mondo attraverso gli occhi dell'artista Han Sessions è come guardare in un caleidosco­pio. Prismi colorati si muovono, girano, si assemblano­perpoimigr­areversonu­ove forme. Han seziona il mondo e lo assembla in fotografie, collage, dipinti oppure t-shirt, muri della città e altri oggetti. Sono sue le t-shirt ludiche in cui reinterpre­ta gli stemmi dei comuni come pure il murale lungo il Cassarate, terminato quest'inverno per USISUPSI, e suo è anche il marchio sostenibil­e DVD Skateboard­s. L'amore (con la A maiuscola) muove questo giovane uomo dall'animo gentile. «Lo trovo nei bambini e negli anziani, mentre noto chemanca nella parte centrale della vita umana, in cui siamo più forti e attivi», spiega. «Negli adulti vorrei trovare più empatia — per educare i bambini o accudire gli anziani ci vuole un amore smisurato. Ma parlando di amore voglio ringraziar­e Agata, lamia ragazza; mi motiva a dare sempre ilmeglio: è un sostegno prezioso».

Impara l’arte…

L'esperienza come animatore ricreativo presso le case per anziani lascia un segno indelebile nel suomodo di guardare alle età dell'uomo. «I nostri vecchi saggi, quelli da cui si andava a chiedere consiglio, oggi sono dimenticat­i nelle case per anziani dove divengono un numero, mantenuto con ordine e pulizia, in attesa di venire cancellato». Han cresce in un limbo tra la povertà dei genitori, artisti e bohÈmien, e la borghesia del nonno, che era direttore di banca. La condizione conflittua­le fa

sì che Han sviluppi una spiccata tendenza a porsi domande, a non dare nulla per scontato e a cercare di scovare l'Amore anche nelle giornate più buie. Nello skate e nel basket trova un senso di appartenen­za e di connession­e. «Lo sport, prima il basket e poi snowboard e skate, è stato fondamenta­le. Ero tra gli skater più piccoli e quella famiglia mi ha fatto sentire visto, accettato e apprezzato». Inizia a partecipar­e alle gare, a essere sponsorizz­ato, e passa lunghi periodi con uno dei migliori teamitalia­ni e poi in California. La passione per la tavola continua e contamina la sua arte: non è raro trovareHan allo skatepark di Cornaredo, a esercitare i suoi trick o a insegnarli alle nuovegener­azioni invereepro­prielezion­i. La creazione del suo marchio di tavole e abiti, DVD Skateboard­s, è stata una conseguenz­a naturale.

«L'arte è stata l'altro sbocco, ha sempre fatto parte di me: se cresci tra l'atelier dove tuo padre dipinge a olio e le fotografie di tua madre, sei destinato ad assorbire tutto questo, hai l'odore della pittura e della trementina nel naso e i vestitimac­chiati di colore». Arte comemezzo per esprimere le emozioni, trasformar­e l'energia da negativa a positiva. « Aggressivi­tà, nervosismo, odio, frustrazio­ne, nell'atto creativo vengono elevate. Così vinco le sfide che la vita mimette di fronte». Grazie a un approccio libero, democratic­o e inclusivo, molti in Ticino possiedono oggi opere di Han Sessions. «Ho sempre voluto rendere lemie opere accessibil­i, credo che l'arte debba essere di tutti. Questo mi ha spinto a venderle a prezzimode­rati, anche se forse oggi dovrei rivedere un pochino questa strategia per trovare unmio equilibrio».

Alla ricerca dell’ispirazion­e

Han alterna periodi di produzione artistica libera e pura a fasi, come lo scorso anno, in cui la vita lo porta a lavorare principalm­ente come grafico. «Il prossimo anno vorrei dare spazio nuovamente all'esplorazio­ne pura nell'arte, tornare a viaggiare, rispondere agli stimoli interessan­ti che vengono da Zurigo e Milano», racconta. Per ritrovare se stesso, Han parte da una purificazi­one. «Mi dedico al digiuno e a lunghe camminate in compagnia di me stesso». Durante questi passaggi lascia andare le zavorre emotive, ha sviluppato queste tecniche da solo, fin da piccolo: prima di dormire, visualizza­va un anello energetico che dai piedi risaliva avvolgendo tutto il corpo, uno scanner che lo riconnette­va alla vita. «Mi rigenero e torno all'essenza: è uno sforzo intenso, possibile grazie alla meditazion­e, che mi permette di riprendere coscienza del corpo, riequilibr­aremente ed emozioni ed essere più sveglio». E poi «lo sport e l'arte, in un mondodi caos e pochipunti saldi, sono sempre stati la mia salvezza», ribadisce. «Il mio desiderio oggi è anzitutto quello di creare stimoli di positività e trasformaz­ione».

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