Passato-futuro
Biblioteca nazionale Mariano Moreno.
È un edificio brutalista, che come ogni edificio brutalista sembra un reperto di un futuro mai arrivato. Si noti che, nella città di Borges, proprio in questo futuro si conservano i tomi del passato.
2.
Murales di Siqueiros nella «Casa Rosada». Un’opera avvolgente del grande muralista messicano, che fa fluttuare lo spettatore nel cavo di un mare dipinto da dentro, e tra le sue sirene, all’interno del Palazzo del Governo.
3.
Il Museo Malba conserva una bella collezione di arte latinoamericana moderna. Lì vicino, la casa Vittoria Ocampo, che aveva fatto scandalo per le sue «linee pure e logiche».
4.
Il Quartiere Palermo è certo uno dei più vivaci e trendy, con atelier, negozi, bar, ristoranti. Per esempio, «Osaka».
5.
In Argentina non esiste un distillato, non solo metaforicamente, ma anche in senso stretto: nessun alcolico locale, e cosa riassume in maniera più sintetica, diffusa e primordiale, l’uso che la cultura fa della natura e viceversa? Il Fernet prodotto qui è amaro.
6.
Cucina Nikkei. Niente di argentino, ma a Buenos Aires ci sono diversi ristoranti che servono la straordinaria cucina della migrazione giapponese in Perù.
7.
Murales
Arte
Serata
Alcol
A tavola
In città
Caminito è un vicolo nel quartiere portuale La Boca, dove si dice sia nato il tango. Si conservano delle notevoli strutture abitative coloratissime fatte di lamiere e container. Turistico di giorno e ancora pericoloso di sera. In
Argentina ci sono persone in là con gli anni che si vestono e comportano da ventenni. E c'è un termine che raggruppa queste persone: «Pendeviejos», parola che combina «pendejo», «giovane» o «giovinastro» o «bamboccio», e «vecchio». Anche in Messico ci sono persone in là con gli anni e si chiamano «chavorruco», combinazione di termini colloquiali per «ragazzo» e «vecchio». Un semplice ragionamentomiporta a concludere che in italiano simili persone non esistono: le definizioni latinoamericane mi calzano sempre a pennello («quarantenne con Doc Martens e maglietta che ascolta tal e talmusica»), mentre è ovvio che il termine «tardone» non ha niente a che fare con me. O allora, la prossimità con una parola influenza la sua forza di gravità, la forza di includerci o di escluderci.
Mondi paralleli
Il chilometraggio influisce sulla mia percezione di Buenos Aires. Fosse in Europa, ne sarei forse ammaliato come daMarsiglia o Reggio Calabria, città che colpiscono per la distanza nella prossimità. Qui invece sono le somiglianzeatarparelemiereazioni. Il senso di avere attraversato ilmondo per ritrovare quello che conosco si specchia, remotamente, nello sforzo fatto per scoprire un mondo agli antipodi dove ricostruire quel che si conosce, con la massima precisione possibile. Chiaramente, non è una copia precisa, e nemmeno è una copia, copia di cosa, poi? Di che Europa, che Italia, Spagna, paesino o decade? Eppure non riesco a disfarmi di questa impressione. Forse è l'atmosfera che si respira, in queste strade, copia di nessun originale. Il sensodi nostalgia. Maper qualcosa che