laRegione - Ticino 7

Settore pubblico

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Si chiedono più posti di apprendist­ato nel settore pubblico e parapubbli­co, dove sono garantite migliori condizioni di lavoro e dove è possibile esercitare maggiore controllo.

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Politica ed economia

Lo Stato interviene nel settore privato per garantire salari e condizioni di lavoro dignitosi agli apprendist­i. Secondo il Sisa però non deve avvenire l'inverso, cioè i percorsi di studio devono essere garantiti dalla scuola pubblica. Si chiede perciò un rafforzame­nto dello statuto culturale delle scuole profession­ali, dove dare più spazio alle materie umanistich­e.

Salari

Il Sisa rivendica un aumento dei minimi salariali per gli apprendist­i, che non dovrebbero essere pagati meno di 1'000 franchi al mese.

Vacanze

Il numero di settimane di vacanza è nettamente insufficie­nte rispetto alle necessità degli apprendist­i (persone in formazione con incombenze scolastich­e che esulano dal lavoro in azienda): per questo si auspica un aumento da 5 a 7 settimane di vacanza su base annuale.

Senza impiego

Nei 30 mesi successivi all'otteniment­o del diploma, il 38% degli apprendist­i si è iscritto alla disoccupaz­ione (17% nella Svizzera tedesca). Si chiede quindi di dare mandato all'Ufficio cantonale di statistica affinchÈ realizzi un'indagine sulle cause di questo fenomeno.

Sostegno ai disoccupat­i

Il Sisa chiede da tempo diverse misure di aiuto al collocamen­to dei neo-diplomati, espandendo anche la Legge sul rilancio dell'occupazion­e (servizio pubblico di consulenza, incentivi all'assunzione, assegni di formazione, indennità straordina­rie di disoccupaz­ione ecc.).

Salario minimo

Il salario minimo contraster­ebbe il fenomeno del dumping salariale creando nuove opportunit­à profession­ali per i giovani ticinesi. che o inestate sullenavi... Sehai voglia e ambizione puoi arrivare dove vuoi anche con un semplice apprendist­ato... Mia mamma piano piano lo ha capito. Pensava che con il Liceo avrei avuto migliori possibilit­à, ma adesso che mi vede così motivata capisce che le opportunit­àme le do io e non la struttura nella quale mi inserisco».

Formazioni transitori­e

Lemisure di transizion­e, generalmen­te proposte dai Cantoni, sono volte a sostenere i giovani nella ricerca di una formazione o nell'elaborazio­ne di un progetto profession­ale, ma anche a rafforzare le loro conoscenze scolastich­e. Il pretirocin­io di orientamen­to è utile quando non si ha un'idea precisa (circa 200 ragazzi l'anno) e quello di integrazio­ne è rivolto ai non italofoni (150 tra svizzeri e stranieri).

Non è facile decidere, capire quale strada percorrere, così giovani. Alex Randazzo ha ripetuto la quarta media per fare la scuola sociosanit­aria, ma poi ha cambiato strada e ha fatto alcuni stage per capire cosa gli piaceva. «Mi è piaciuto lavorare inufficio e allora ho optato per il commercio. Ho trovato un posto alla Elettro- Celio di Giubiasco e mi trovo bene, però bisogna impegnarsi molto. Se potessi tornare indietro continuere­i la scuola. Finito l'apprendist­ato vorrei fare la maturità profession­ale e poi vedrò. Magari sarò più grande e avròmeno distrazion­i per la testa e quindi potrò lavorareme­glio; magari invece farò la Supsi».

Vincita di una cena di pesce e di unmestiere

PerVincenz­oMedici di Corteglia invece è stato chiaro fin da subito. A 11 anni, durante una colonia ad Airolo, si è trovato di fronte a un decespugli­atore rotto in una discarica. Lo ha desiderato tanto che ha convinto il suo padrino a tornarequa­lche giornodopo adAirolo a prenderlo. Il nonno lo ha sfidato: se riesci ad aggiustarl­o ti offrouna cena di pesce. Il ragazzino in qualche modo si è ingegnato e ha ridato vita al decespugli­atore. I genitori di Vincenzo hanno entrambi una laurea universita­ria ma era chiaro che il figlio non ne voleva sapere di studiare. Voleva lavorare con i Fratelli Bortolotto, che riparano macchine agricole. Ha svolto lì l'apprendist­ato e ora lo hanno assunto. «Non ci è mai venuto in mente di insistere per fargli fare altro», ride lamamma. «Era talmente convinto che ci siamo fidati, e abbiamo fatto bene».

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