Giovani ‘rompiscatole’
La più nota è GretaThunberg. Ma non è l’unica ‘eroina senzamantello’, come racconta Vittoria Iacovella in un volume che raccoglie le loro storie.
svedese Greta Thunberg (16 anni), che ha lanciato lo «sciopero della scuola per il clima», nel giro di pochimesi ha innescato una mobilitazione a livello mondiale per spingere i governi a intervenire con urgenza. Greta va diritta al punto e sembra non temere nessuno. Lo scorso dicembre ha parlato al Vertice sui cambiamenti climaticima, molto prima, nel 2011, un altro ragazzo pronunciò un discorso in tal senso, sempre davanti ai rappresentanti dell'ONU. Il tedesco Felix Finkbeiner, ora 23enne, disse agli adulti di smettere di parlare e di iniziare a piantare alberi. Da allora ne ha messi a dimora milioni, grazie all'Academy creata insieme ad altri ragazzi, affermando: «Prima erano gli adulti a raccontare storie ai bambini per farli addormentare, ora sono i bambini che raccontano storie agli adulti per farli svegliare».
Mosche bianche?
La storia di Felix e quella di altri nove adolescenti è raccontata in I rompiscatole di Vittoria Iacovella ( Risfoglia, 2019). Giovani che hanno rotto schemi, pregiudizi e si sono ribellati; tutti ragazzini un po' speciali, che hanno trasformatouna lorodifficoltà intalento, e davanti a un problema hanno risposto congrande spontaneità e coraggio.
Per esempio, Valerio è un 17enne con la sindrome di Down che nel 2018 ha salvatouna bambina inmare, visto che nessuno si tuffava. Aurora, una 16enne adottata che soffriva di dissociazione, si è trovata su un tetto insieme con un suo compagno che voleva farla finita e, grazie all'empatia, è riuscita a salvarlo. Yusra è un'atleta siriana arrivata a Lesbo dalla Turchia; quando il gommone si è bloccato, ha nuotato per tre ore per cercare soccorsi, salvando tutti. Ha poi partecipato alle Olimpiadi con altri rifugiati. Syed ha ispirato libro e sottotitolo: giunto in Italia dall'Afghanistan nascosto sotto un Tir, oggi èmediatore culturale e quando un bambino l'ha definito supereroe, gli ha risposto che era come lui, non aveva il mantello. Anche Ruby, Louis, Boyan, Hillary, Karla sono «eroi senza mantello»: c'è chi è uscito da un passato di violenza, scappato dal proprioPaese, si è battutocontroil razzismo, ha sconfitto i limiti della propria disabilità.
La forza di essere 'piccoli‘
Tutti questi ragazze e ragazze hanno agito senza sapere se la loro tenacia li avrebbe portati da qualche parte: dandoascoltoasÈstessihannoreso ilmondo un posto migliore. I giovanissimi sono pieni di contenuti, e hanno richieste forti e profonde. Secondo quanto sostiene lo psicanalista JamesHillman nel suo Il codice dell’anima. Carattere, vocazione, destino (1996), in ogni bambino c'è una ghianda che contiene in sÈ laquerciachesarà. L'autore «si ispiraal mito platonico di ‘Er': l'anima di ciascuno di noi sceglie un ‘compagno segreto’ ( dáimōn lo chiamavano i greci; gĕniŭs i latini; angelo custode i cristiani). Sarà lui a guidarci nel cammino terreno». » possibile seguire il percorso di vita dei piccoli eroi raccontati nel libro I rompiscatole attraverso una storymap, per vedere dove vivono, approfondire le loro storie con fotografie, interviste, contributi audio e informazioni. » un libro che i bambini dovrebbero leggere agli adulti. Lo slogan dei giovani ambientalisti di Monaco di Baviera è chiaro e immediato: «Più eco, meno ego». Nel mondo, sono tante le Greta: Anuna DeWever e Kyra Gantois, in Belgio; Luisa Neubauer, in Germania; Alexandria Villaseñor, negli USA. Dei ragazzini portoghesi, tra gli
8 e i 18anni, hanno fatto causa a 47 nazioni europee: «Ci state rubando il futuro!» è l'accusa basata sull'Articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che impone agli Stati di mettere in atto leggi che proteggano il diritto alla vita e alla salute. Negli Stati Uniti d'America, l'associazione under 23 «Our Children's
Trust» sta facendo causa al Governo federale per l'eccessiva emissione di gas serra. Sono bambini che trascinano gli adulti in tribunale, più che giovani contro vecchi. Rappresentano i Centennials, nati tra il 1995 e il 2012, la generazione derubata che pagherà per i danni causati dai Baby boomer, nati tra il 1945 e il 1964, dalla Generazione X, tra i sessanta e gli ottanta, e dai Millennials, tra i primi Ottanta e Novanta, che lasceranno loro un grave debito climatico. In loro supporto, il movimento «Extinction Rebellion» organizza in diverse città europee dei die-in, sit-in in cui tutti si sdraiano per terra in un luogo pubblico fingendosi morti. L'effetto non lascia indifferenti.