laRegione - Ticino 7

Metti una domenica

- Di Giancarlo Fornasier

Piove che Dio la manda in questa domenica mattina, in Ticino.

E fa pure freddo. Roba da starsene a casa, a dormire. Visto che di passeggiat­e sotto la pioggia nessuno vuole sentir parlare – e per evitare che i ragazzi si inchiodino davanti agli schermi per tutto il pomeriggio – scatta l'uscita-cinema-in-famiglia. Già verso le 11 siamo tutti in macchina. In verità, le montagne sono imbiancate e a casa le stagionali – acquistate in promozione, «almeno si risparmia qualcosa» – sono arrivate da tempo; per l'apertura degli impianti sciistici è però ancora troppo presto. Vabbè. Il programma prevede: pranzo leggero per 4 persone e grande schermo, che nell'era di Netflix rappresent­a un evento quasi esotico, soprattutt­o se non vivi nei grandi centri. Come si sa, pizze assortite per quattro, beveraggi (sempre che una brocca d'acqua del rubinetto per i minori te la portino senzamugug­ni e sguardi sconcertat­i), caffè, piccolo dessert e siamo ben oltre i 120 franchi. A panza piena il cinema o te lo godi o ti addormenti. Nel caso dell'ultimo Re Leone il riposino non è consentito, anche perché quando vedi una iena che filosofegg­ia sul senso della vita mica è facile capire se il merito vada: a) agli effetti speciali della produzione disneyana; b) a quelli «secondari» dei funghi sulla pizza cotta nel forno a legna. Comunque, prima di sederti sulle mini-poltrone della «sala 2» ancora annaffiata di cibarie altrui, sborsi altri 70 franchi ( popcorn inclusi). Quando esci sono ormai le cinque. Piove sempre. «Settimana prossima che si fa? Piscina?», chiede Giacomino. Mmh, magari accendiamo il camino, dai...

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