Manipolatori. Come e perché liberarsene
Tutti noi ne frequentiamo almeno uno e c’è chi li definisce i ‘killer dell’anima’: ecco come riconoscerli e soprattutto come liberarsene.
Tutti avranno conosciuto persone negative, ansiose, piene di critiche. Sono esasperanti e succhiano energia, ma non provocano angosce, insonnia, mancanza di fiducia in sÈ stessi. Il manipolatore invece sì: ci distrugge nel più profondo di noi stessi, si insidia nei nostri pensieri giorno e notte, ci manda in depressione. Sono ben più rari, per fortuna, ma molto pericolosi. La grande specialista della manipolazione psicologica è Isabelle Nazare-Aga, francese, che ha scritto numerosi libri sull'argomento; poi esistonomolti altri esperti che hanno affrontato questo tema, tra cui la criminologa CinziaMammoliti, che ha chiamato i manipolatori «killer dell'anima». Sono manuali che propongono due fondamentali insegnamenti: individuarli e difendersene.
Modus operandi
Statisticamente ognuno di noi conosce almeno un manipolatore. Sono il 2-3% della popolazione e ce sono di vari tipi: il seduttore, l'altruista, il colto, l'aggressivo, il timido. PerchÈmanipolano? Per vivere. Non sono sicuri di sÈ anche se passano il tempo a farlo credere, non sono capaci di affrontare nessun tipo di sconfitta o rimessa in discussione, perciò hanno sviluppato un sistema per non essere mai nel torto, schiacciando gli altri e costruendo sÈ stessi. Stanno annegando e si aggrappano a chi porge loro la mano.
Come manipolano? Ci inducono a fare ciò che vogliono approfittando dei nostri valori più profondi, quelli che ci hanno insegnato fin da bambini: bisogna essere generosi, comprensivi e operosi. Il manipolatore si fa passare lui per altruista e dà a voi dell'egoista e del senza cuore; lui è competentementre voi lavorate male e troppo poco. In psicologia questo si chiama proiezione. Ci sono persone che hanno un sano egoismo e questo le rende di solito immuni dal cadere nella trappola del manipolatore; molte altre invece (si stima il 90%) ci cascano in pieno proprio a causa dei loro sani principi che il manipolatore ribalta a suo piacimento. Come fare se questa persona è il vostro capo, o un collega o un membro della famiglia? Comedettoesistonovarimanuali per imparare a nonfarsimanipolare. La prima regola è: fare il lutto di una conversazione normale con il manipolatore. Egli non cambierà, nonostante il nostro buon esempio, e non si comporterà mai in modo più empatico e corretto.
Se poi proprio non potete fare a meno di incontrarli, ci si allena alla contromanipolazione: osare rifiutare le sue richieste, senza giustificarsi; non raccontare particolari intimi della propria vita, perchÈ verranno usati contro di noi; porre molte domande affinchÈ il manipolatore dichiari apertamente la sua richiesta e non cercare di capirla tra le righe; annotare tutto se è un rapporto di lavoro; non fare da intermediario se ce lo chiede; unirci con le altre potenziali vittime; non cedere alle lusinghe.