I FATTI IN SETTE PUNTI
1. Case
Gli immobili sono responsabili di circa un terzo delle emissioni di CO in Svizzera.
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2. Emissioni di CO
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Dal 2023, in caso di sostituzione dell'impianto di riscaldamento, i vecchi edifici potranno emettere al massimo 20 chilogrammi di CO
2 all'anno per metro quadrato di superficie di riferimento energetica. » quanto prevede la revisione della Legge sul CO per il periodo
2 dal 2021 al 2030, adottata dalla Commissione dell'ambiente degli Stati con 11 voti favorevoli e una astensione.
3. Il doppio
La Svizzera è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici: le temperature sul nostro territorio aumentano in misura doppia rispetto alla media mondiale.
4. Fonti energetiche
Le emissioni di CO delle quattro maggiori
2 aziende energetiche svizzere sono aumentate di oltre un quinto nel 2017. Uno studio della Fondazione svizzera per l'energia rileva anche che due terzi dell'energia elettrica provengono ancora da fonti fossili e nucleari.
5. Zero emissioni?
Nel 2018 la Svizzera ha rivisto le sue previsioni che indicavano una riduzione delle emissioni CO del 70-85% per firmare il patto «zero
2 emissioni» entro il 2020. Dal 2050, la nazione non potrà così rilasciare nell'atmosfera più gas a effetto serra di quanto siano in grado di assorbire i pozzi di CO naturali
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(per esempio le foreste) e artificiali.
6. Punto di non ritorno
Un aumento della temperatura di 1,5 gradi potrebbe già provocare profondi cambiamenti negli ecosistemi ed è quindi necessario raggiungere un bilancio netto delle emissioni pari a zero molto prima del termine fissato, secondo gli esperti.
7. Vantaggi tecnologici
Le emissioni di CO provenienti dal traffico, dagli edifici e dall'industria potranno essere ridotte fino al 95% grazie alle nuove tecnologie e all'utilizzo di energie rinnovabili, precisa il governo (fonte: swissinfo.ch).