laRegione - Ticino 7

STORIA DI UNA FESSURA

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Al Carl di Mendrisio, il Centro abitativo, ricreativo e di lavoro, ogni anno si tiene un concorso letterario. L’anno scorso il tema era: la fragilità. Che cos’è la fragilità? Non siamo invincibil­i, onnipotent­i, immuni: nessuno di noi. Ciascuno ha momenti di fragilità e a volte il mondo fuori è crudele, sordo. In ogni società che si possa definire civile ci vuole un luogo dove riposare e rimettere insieme i pezzi. Dove essere sÈ stessi senza paura.

Gli utenti di Casvegno hanno scritto, per il concorso letterario:

Essere me non è facile.

La fragilità è essere deboli corporalme­nte. Essere con pensieri fastidiosi.

D’altronde anche Lev Tolstoj ha composto un testo intitolato Memorie di un pazzo in cui il protagonis­ta dice: «Scappavo da qualcosa che mi faceva paura ma non potevo scappare. Ero sempre con me stesso ed ero io che tormentavo me stesso», e di paura e fragilità Tolstoj se ne intendeva.

Qualcuno ancora ha scritto per il concorso:

Essere fragile è anche donare agli altri un po’ di sé stessi senza chiedere mai niente in cambio, per poi scomparire nell’immenso infinito senza lasciar traccia.

Da uno dei testi, monologo di una psicosi:

Tu vedi i miei tatuaggi e pensi che io sono quei tatuaggi.

Tutti chiediamo agli altri di non etichettar­ci, di non pensare che ci conoscono ancora prima di provare affetto per noi.

C’è una storia, la storia di un uomo che percorreva un sentiero povero; portava acqua dal fiume alla sua capanna, ogni giorno, usando vasi di terracotta che portava sulle spalle attaccati a un ramo. Uno dei vasi aveva una fessura e arrivava sempre alla capanna quasi vuoto. Gli altri vasi disprezzav­ano quello inutile e un giorno chiesero all’uomo perchÈ non lo buttasse. «Voi mi date l’acqua per vivere e lui ha costellato di fiori il mio cammino», rispose l’uomo.

Alla fine quasi tutti scrivono che non vorrebbero lasciarla andare quella fragilità, che ti espone di più, che ingigantis­ce le tue emozioni, ma che alla fine può anche fare ridere e portare cose gentili. Dice qualcuno nel suo testo per il concorso:

La fragilità è un piccolo pozzo da cui attingere.

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