Quando un medico si scopre con un tumore
Milena Massari, gastroenterologa
“Ero un giovane medico in carriera al Policlinico di Milano, la vita mi sorrideva, avevo tutto per essere felice. Un brutto, terribile giorno, mi scoprii con un rigonfiamento sul collo, sopra la clavicola destra. Ero appena arrivata al mare a Santa Margherita Ligure per una breve vacanza. Non mi ci volle molto ad autodiagnosticarmi quello che subito temetti. Immediato e precipitoso viaggio di ritorno a casa. Corsa in ospedale, esami, analisi e una conferma-choc. Avevo un linfoma non Hodgkin, un tumore che si sviluppa dai linfociti”. Cominciò così l’odissea nel dolore di Milena Massari, gastroenterologa. Correva il 1989. “Volli sapere tutto su quello che mi aspettava, le possibilità di farcela, per quanto ne avrei avuto. Fu un incubo che mi uncinò per un anno e mezzo di chemio e radio devastanti. Da medico era un riflesso naturale per me interferire, obiettare con chi mi curava. Fui invitata anche bruscamente a fare solo la paziente. Stavo male per le conseguenze delle terapie e oscillavo tra ribellione e angoscia. Tutto sembrava volgere al peggio. Lì capii cosa significa davvero ritrovarsi malati oncologici e attendere trepidante qualche parola di speranza”. Il fratello Vittorio, pure medico, avrebbe dovuto donarle il midollo, ma morì in un incidente stradale. Sconfitto il linfoma, Milena per anni si è portata dentro il tarlo del dubbio ad ogni persistente malessere. “Decisiva fu la vicinanza della famiglia. Confesso che nelle mie lunghe notti di tormenti e paure, al bivio tra il nulla e la tentazione di credere, ho ritrovato la fede”.
Sono passati 32 anni. Milena ha perso tutti i suoi affetti più cari, si è ritrovata da sola a salire l’erto colle, si è molto interrogata sul senso del dolore che mina il corpo e l’animo. Sulla sua esperienza è stato realizzato un film – Vite a termine – dove è stata interpretata dall’attrice Anna Galliena. Il tumore sconfitto le ha rovesciato la prospettiva: Milena ha deciso di mettersi dalla parte di chi soffre e di stargli accanto.