Trame performanti
Quando anche l’abito conta.
Grinta, sprint, adrenalina. Praticare attività fisica nel tempo libero e nello sport, oltre ai riconosciuti benefici sul fisico, libera tutte quelle energie che provocano degli effetti di benessere psichico prossimo alla felicità, all’ottimismo, sino addirittura all’euforia. Fare sport è una corsa nel prato, un’escursione, qualche esercizio all’aria aperta, una volata con la bici, una sessione in palestra. Naturalmente senza dimenticare le performance atletiche dei campioni. Professionale o amatoriale, per la sua totale efficacia, ogni attività fisico-sportiva necessita però della tenuta idonea. La materia prima, il design e la qualità del vestiario possono fare davvero la differenza in termini di prestazione, così come della sicurezza e della tutela della persona.
Un crogiolo di stimoli
Negli ultimi anni la proposta di tessuti tecnici sportivi si è molto affinata e ampliata diventando sempre più specifica. Ed è proprio per visionare le novità nel campo che lo scorso febbraio abbiamo visitato l’ultima edizione di Milano Unica, un punto di riferimento per il settore tessile, anche legato al mondo dello sport. Un salone espositivo che non è solo un momento di condivisione per le aziende espositrici, ma un crogiolo di stimoli per un’industria volta a un ridotto impatto inquinante. Non ultima la creatività delle proposte che intercetta le richieste del mercato sempre più condizionato dalle aspirazioni a una vita più salubre possibile. Una filosofia che comprende nuovi significati del tempo libero e delle attività che tanto giovano; e in parallelo pure con lo smart working, che ha rimescolato i codici dei confortevoli abiti da casa con la funzionalità di un abbigliamento dinamico.
Attitudine rilassata, ma consapevole
I tessuti in mostra a Milano Unica, ideali per costruire un guardaroba che, oltre a essere eco-sostenibile, rimanda a incontaminati luoghi di vacanza. Esemplari in tal senso sono le proposte di marchi come Eurojersey, evolute per semplificare lo stile di vita e il comfort di chi le indossa. Grazie all’elasticità definita ‘tridimensionale’, seguono il corpo adeguandosi ai movimenti, sono facili da lavare e asciugano velocemente, sono traspiranti e indeformabili (senza trascurare i gradevoli effetti cromatici delle stampe e delle trame). Non a caso sono stati scelti da grandi aziende come Arena per la confezione di costumi da bagno che valorizzano il fisico, e dai colori che resistono a mare e piscina. Oggi, quello dei tessuti sportivi è un ramo molto “fashion”, tanto che perfino Tom Brady, il noto giocatore di football americano ha recentemente lanciato una collezione di tute da jogging tutta giocata su questi nuovi tessuti.
La sostenibilità apre nuove piste
Tra le novità più eclatanti del salone del tessile c’è la prima tuta da sci realizzata con filati Renycle provenienti dal riciclo, e che è pure riciclabile al suo termine di utilizzo. Nata da scarti industriali di nylon, un domani potrà dare vita a infiniti prodotti come componenti di scarponi o attacchi da sci, o applicazioni in ambito arredo. Ne è un esempio la tuta realizzata in collaborazione con DKB, un’azienda di abbigliamento tecno-sport. Oltre a enumerare interessanti caratteristiche tra le quali l’isolamento termico e la traspirabilità, ha un peso di 1,8 chilogrammi, molto ridotto rispetto alle tute tradizionali.
E a proposito di tenute per le alte cime e gli sport da praticare la prossima stagione invernale, la Chargeurs-PCC ha creato due inedite ovatte utilizzando pura lana, addirittura tracciabile tramite la tecnologia blockchain. La fibra naturale si combina felicemente con una piccola percentuale di fibra polilattica derivata dal mais o di poliestere riciclato per dare vita a imbottiture morbide, flessibili e degradabili naturalmente. Mix che diventano l’anima dei più confortevoli piumini da indossare per ogni performance all’aria aperta più frizzante.