Le corti di Vegornèss
Il nostro “trekking” tra Fondo, Piodoo, della Pianca e Barone
Si raggiunge il corte di Fondo (1’487 metri), cuore dell’alpe di Vegornèss, costeggiando il fiume della Verzasca e la sua poderosa cascata, che accompagna con la musica del suo scroscio i profumi del bosco.
È al termine del lariceto che gli inebrianti profumi di resina si mescolano con la pungente aria di alta montagna proveniente dai prati: a questo punto d’incontro quasi improvviso fra diverse vegetazioni si situa l’alpe.
Da qui iniziano pascoli che superano addirittura i 2’172 metri del corte più alto, il Barone, che prende il proprio nome dal Pizzo che sovrasta l’alpe, in prossimità dell’omonima capanna e di un idilliaco lago d’alta quota che pare sfiorare appena le sponde montuose. Attorno a sé, lo sguardo dell’osservatore si perde tra le cime della Vallemaggia e della stessa Val Verzasca.
Il dislivello dischiude alla mandria una cornucopia di erbe e piante differenti. Avventurandosi in alto lungo i solchi della ruvida natura verzaschese, fra prati e rocce, si conquistano distese di fiori che a luglio sbocciano in una portentosa gamma di aromi e di colori. Il latte che ne deriva è trasformato dalla mano sapiente dell’esperta casara, che ha raccolto sull’alpe il testimone del padre e produce minuziosamente un formaggio vaccino in costante evoluzione: la stagionatura evince infatti, a partire dall’iniziale prevalenza lattica, note di mandorla e nocciola che affiancano infine un distinto retrogusto animale. A ogni fase si accompagna d’altronde un equilibrato complesso di suggestioni erbacee e floreali. La produzione la si può acquistare direttamente all’Alpe o al piccolo punto vendita di Sonogno, situato presso la dimora invernale delle bovine di razza bruna della famiglia Gianettoni.