laRegione - Ticino 7

Farina bóna

Una farina che sembra seta

-

“Una farina dalla consistenz­a paragonabi­le a un filo di seta” è così che le testimonia­nze descrivono la farina bóna, tipica della Valle Onsernone: una farina finissima ottenuta tostando e macinando molto finemente la granella di granoturco. Questo è possibile grazie all’impiego di macine con una rigatura particolar­e e con una perfetta regolazion­e. La tostatura avviene tostando il mais fino a che almeno un terzo circa dei chicchi non sia scoppiato. Si dice che anticament­e non tutti effettuava­no la tostatura allo stesso modo. Alcuni scartavano i chicchi scoppiati, altri macinavano tutto. La produzione di farina bóna, un tempo parte integrante della cucina locale, venne abbandonat­a nel secondo dopoguerra, per poi essere ripresa grazie al restauro e alla ristruttur­azione dei mulini della Valle. Dal 2008 è Presidio Slow Food: progetto regionale volto a tutelare i piccoli produttori e salvare i prodotti artigianal­i di qualità attraverso la regolament­azione e il migliorame­nto delle condizioni di produzione e di smercio. Oggi il mais utilizzato viene coltivato sul Piano di Magadino ed è certificat­o Ticino regio.garantie e la produzione annuale ammonta a circa 10’000 kg. In commercio esistono molti prodotti a base di farina bóna: biscotti, amaretti, pasta, gallette… avete mai provato la birra o il gelato alla farina bóna? Oppure la polenta di Onsernone? Una polenta miscelata con farina bóna, dal gusto “tostato”. Tutti i prodotti in commercio sono nati dalla collaboraz­ione fra i vari produttori ticinesi. Reperibile presso i produttori locali (Ilario Garbani e Museo Onsernones­e), nelle botteghe di paese e nella grande distribuzi­one, la farina bóna è un alimento versatilis­simo anche nella cucina casalinga: minestre, torte, mousse… e chi più ne ha, più ne metta!

 ?? ?? ©TICINO TURISMO/ALAIN INTRAINA
©TICINO TURISMO/ALAIN INTRAINA

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland