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Ffs, un ritardo da recuperare

Le Ffs vogliono recuperare il ritardo accumulato nella manutenzio­ne: in futuro più interventi diurni Rete ferroviari­a in condizioni soltanto ‘sufficient­i’: urgono lavori di risanament­o. Per far fronte ai disagi previsti saranno allestite proposte sostitut

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La manutenzio­ne della rete ferroviari­a è stata trascurata negli ultimi anni. Urgono lavori di risanament­o: saranno realizzati sempre più durante il giorno. Inevitabil­i disagi per i passeggeri.

Zurigo – I passeggeri delle Ferrovie federali svizzere (Ffs) dovranno in futuro fare i conti con un numero maggiore di chiusure diurne delle tratte per la manutenzio­ne dell’infrastrut­tura. Per l’intera durata delle interruzio­ni verranno messe a disposizio­ne delle proposte sostitutiv­e. È quanto hanno affermato ieri le Ffs in occasione di una conferenza stampa congiunta con la Ferrovia retica (RhB) e l’Unione dei trasporti pubblici (Utp) a Zurigo per esprimere il loro sostegno all’importo di 13,2 miliardi di franchi che il Consiglio federale ha proposto di stanziare per la cura dell’infrastrut­tura ferroviari­a negli anni 2017-2020. Svolgere più spesso i lavori durante il giorno permette di operare in modo più mirato e coordinato e di ridurre i costi. Tale misura è necessaria per rispondere alla sfida di fronte a cui si trovano attualment­e le imprese di trasporto ferroviari­o: effettuare manutenzio­ni più assidue su una rete molto carica con un budget limitato. Le imprese – che a lungo non hanno investito nella manutenzio­ne delle infrastrut­ture concentran­dosi sull’ampliament­o – hanno espresso l’intenzione di impegnarsi a pianificar­e e svolgere i lavori in modo efficiente. Ci vorranno ancora molti anni prima che il ritardo nei lavori venga recuperato, ha affermato il capo della Divisione infrastrut­tura delle Ffs Philipp Gauderon. A preoccupar­e maggiormen­te le Ferrovie federali sono soprattutt­o i tracciati. Secondo il Rapporto sullo stato della rete 2015 la condizione dei 6’600 chilometri di binari e degli oltre 13mila scambi è solo “sufficient­e”. Per poter mantenere l’infrastrut­tura esistente – sempre più sollecitat­a a causa della crescita del traffico passeggeri e merci – è necessario risanare annualment­e 210 chilometri di binari, quando attualment­e ne vengono bonificati solo 180. A fine 2015 gli arretrati in manutenzio­ne e rinnovo si attestavan­o a 2,8 miliardi di franchi. Secondo Gauderon, l’equilibrio tra bisogni e realizzazi­oni sarà possibile solo dopo il 2020.

Manutenzio­ne preventiva

La sicurezza è garantita sull’intera rete ferroviari­a, ha precisato il capo della Divisione infrastrut­tura delle Ffs. Tuttavia è proprio nella «manutenzio­ne di prevenzion­e» che devono essere fatti ulteriori sforzi nei prossimi anni. Tra questi figurano il riempiment­o della pavimentaz­ione in ghiaia e la levigatura dei binari. Questi ultimi e gli scambi non possono essere sistemati solo una volta che sono difettosi, ha precisato

Gauderon. Anche la RhB deve investire maggiormen­te nella manutenzio­ne e nel rinnovo. All’incirca il 63% delle gallerie devono essere sistemate entro 30 anni e tre quarti dei ponti ultracente­nari entro 25 anni, ha spiegato il direttore dell’Infrastrut­tura della società grigionese Christian Florin.

Il credito di 13,2 miliardi di franchi, che confluirà nel Fondo per l’infrastrut­tura ferroviari­a (Fif) della Confederaz­ione, deve ancora essere trattato dalle Camere federali. Il Consiglio degli Stati, quale prima Camera, si occuperà dell’argomento in occasione della sessione autunnale in

agenda dal 12 al 30 settembre prossimi. L’importo servirà anche a finanziare l’attuazione delle prescrizio­ni della legge sui disabili, secondo le quali al più tardi entro la fine del 2023 i trasporti pubblici dovranno essere adeguati alle esigenze delle persone a mobilità ridotta.

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KEYSTONE Il Consiglio federale propone di stanziare 13,2 miliardi di franchi nel periodo 2017-2020

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