L’Onu chiede una tregua per Aleppo
Damasco/Beirut – Le Nazioni Unite hanno chiesto una tregua umanitaria di 48 ore per portare i soccorsi essenziali alla popolazione di Aleppo. Nella città siriana assediata, decine di persone continuano a morire quotidianamente sotto i bombardamenti, che non fanno distinzione tra obiettivi militari e civili, ospedali compresi. In città manca tutto, ora anche acqua ed elettricità. “I civili, compresi i malati e i feriti, devono essere raggiunti con operazioni per le vie più rapide attraverso le linee e attraverso la frontiera dalla Turchia”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta due responsabili delle operazioni umanitarie in Siria. Rischiano intanto d’imbarazzare il governo di Londra le foto ottenute dalla Bbc, e rilanciate poi da vari siti, che svelano la presenza di alcune pattuglie dei reparti speciali britannici sul terreno al fianco dei ribelli dell’Esercito libero siriano (Els) sostenuti dagli Usa. Le immagini, le prime del genere pubblicate nel Regno Unito, risalgono a giugno e mostrano i commando britannici in perlustrazione a bordo di un paio di veicoli pesantemente armati nella zona di Al Tanaf, vicino al confine con l’Iraq. Fonti dell’Els si sono limitate a confermare che Londra, come Washington, fornisce loro addestramento e sostegno, con armi ed equipaggiamenti. E la presenza di un numero limitato di propri soldati, nel ruolo ufficiale di “consiglieri”, è del resto già stata ammessa negli ultimi mesi dagli Usa e dalla Francia. Ad Aleppo almeno nove civili sono morti nei bombardamenti governativi su quartieri orientali della città controllata dai ribelli, mentre i combattimenti continuano sul terreno. Al Jazeera ha riferito di avanzate degli insorti, mentre media vicini al governo di Damasco affermano al contrario che le forze lealiste, appoggiate dai miliziani sciiti libanesi di Hezbollah, hanno ripreso il controllo di una strada nel sud-ovest della città che i ribelli avevano detto di avere conquistato sabato, riuscendo a spezzare l’assedio dei quartieri sotto il loro controllo. Parlare di tregua sembra troppo.